Profughi, sono arrivati in 24 nella terza palestra di Padova. Le strutture dovranno essere liberate entro il 7 settembre

Sono ancora liberi 30 posti

PADOVA - Da ieri sera è ufficialmente stata occupata anche l'ultima delle tre palestre messe a disposizione per la temporanea accoglienza dei migranti. Nella struttura...

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PADOVA - Da ieri sera è ufficialmente stata occupata anche l'ultima delle tre palestre messe a disposizione per la temporanea accoglienza dei migranti. Nella struttura del convitto San Benedetto da Norcia in via Cave a Brusegana sono infatti arrivati ieri sera 24 profughi sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa. Dopo l'odissea della traversata del Nordafrica e del Mediterraneo, stanotte per la prima volta hanno potuto riposare in un luogo sicuro. Oggi inizieranno le operazioni per verificare le condizioni di salute di tutti i migranti, che sono tutti maschi giovani, di circa vent'anni. Con loro sono arrivati anche quattro minori non accompagnati, affidati però a una comunità protetta. Intanto permane la preoccupazione per l'imminente futuro loro e dell'altro centinaio di richiedenti asilo arrivati nel Padovano dal 18 agosto. Le tre palestre (quella di via Cave, quella della scuola media Falconetto a Forcellini e quella di Feriole a Selvazzano) dovranno infatti essere sgomberate entro il 7 settembre, ma ancora nulla di ufficiale è stato annunciato circa la successiva collocazione dei richiedenti protezione.

La novità

L'arrivo dei nuovi migranti era stato ufficializzato sabato mattina quando il Viminale aveva disposto l'assegnazione al Veneto di altre 150 persone, partite l'altro ieri sera a bordo di tre pullman da Porto Empedocle (Agrigento). Nell'ultima parte del loro viaggio i profughi partiti tutti dall'Africa sono arrivati ieri nel tardo pomeriggio a Mestre, per poi essere smistati nelle diverse province. A Padova sono arrivati ormai a sera, occupando 24 dei 30 posti allestiti dentro la palestra del San Benedetto da Norcia. Giusto il tempo di trovare una brandina e consumare il pasto grazie all'aiuto della Croce rossa, poi tutti hanno trascorso la prima vera notte in un letto sicuro, per alcuni dopo intere settimane. L'accoglienza dentro la struttura di via Cave è organizzata dal Consorzio Veneto Insieme, che si avvale dell'aiuto della Croce rossa per la somministrazione dei pasti e per l'assistenza sanitaria. Già da stamattina gli ospiti saranno sottoposti ai controlli del caso per individuare eventuali malattie virali e per verificare in generale il loro stato di salute dopo il lungo viaggio. Nel caso dei migranti arrivati nei giorni scorsi e sistemati tra la scuola Falconetto e Feriole si sono registrate in generale buone condizioni di salute. Quello in via Cave è però destinato a essere un soggiorno breve: il 13 settembre ricominceranno le scuole e le palestre dovranno essere restituite il 7, per avere il tempo di ripristinarle. Al momento nelle tre strutture rimangono liberi circa 30 posti per eventuali altri arrivi. 

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Il Gazzettino