Oderzo, all'ex caserma Zanusso in tre mesi sono arrivati 140 nuovi profughi. Si riapre il nodo dell'accoglienza e degli spazi

Il nodo dell'accoglienza dei profughi, nell'ex caserma Zanusso i posti sono insufficienti
ODERZO - Gli sbarchi di profughi sulle coste italiane continuano. Aumenta di conseguenza l'arrivo di stranieri ai centri straordinari di accoglienza; gli sbarchi hanno fatto...

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ODERZO - Gli sbarchi di profughi sulle coste italiane continuano. Aumenta di conseguenza l'arrivo di stranieri ai centri straordinari di accoglienza; gli sbarchi hanno fatto innalzare a 240 il numero degli ospiti all'ex caserma Zanusso. Ai primi dello scorso luglio i rifugiati erano 100. Con gli sbarchi continui di queste ultime settimane, nuovi gruppi di migranti sono arrivati a più riprese. Giungono con pulmini da una decina di posti, non con grandi corriere che potrebbero dare nell'occhio. Amareggiata la sindaca Maria Scardellato. Nel tempo il numero di ospiti era andato via via calando, dalle oltre 400 unità di quattro-cinque anni fa fino appunto al centinaio di stranieri che erano presenti a luglio.


LA LINEA
I posti a disposizione per i richiedenti asilo sono stati aumentati anche nell'ex caserma Serena, il centro di prima accoglienza sul confine tra Treviso e Casier. Qui, a conti fatti, potranno essere accolte fino a 137 persone in più. «A fronte dell'afflusso di richiedenti asilo dovuto ai nuovi sbarchi ha messo nero su bianco il prefetto Angelo Sidoti occorre reperire posti aggiuntivi per l'accoglienza degli assegnati alla provincia di Treviso». È stata fatta una ricognizione anche su altre strutture della provincia che nel tempo avevano ospitato gruppi di migranti. Ma la maggior parte è stata usata in altro modo. E in sostanza oggi non sono più disponibili. Così si guarda ancora una volta all'ex caserma Serena. Con la gara d'appalto dello scorso maggio era stato affidato il servizio di gestione della struttura per un massimo di 300 posti. Adesso il riferimento resta la capienza massima, pari a 437 persone, indicata dall'Usl. L'aumento dei posti resterà valido da qui al 30 novembre. Questo, almeno, è il lasso di tempo indicato nel provvedimento dalla prefettura. La spesa aggiuntiva fino alla fine di novembre è già stata definita in 145mila euro. Con la fine di novembre, poi, scadrà la convenzione. E quindi si aprirà un nuovo confronto. Nel frattempo, sul fronte della gestione dell'ex caserma Serena come hub per la prima accoglienza, continua il braccio di ferro tra la Nova Facility e la Codeal, per conto di Hilal e Leone Rosso. La prima ha presentato ricorso al Tar contro l'aggiudicazione provvisoria del servizio a Codeal, ottenendo la sospensione cautelare. La prossima udienza è stata fissata per il 20 ottobre.


LE PROBLEMATICHE
A Oderzo il progressivo aumento dei migranti è direttamente proporzionale all'allungamento dei tempi per realizzare i progetti che il Comune aveva in scaletta, come la cittadella sportiva e la sede delle associazioni. «So che il numero è aumentato ma non mi risultava avesse raggiunto i 240 - dice Scardellato - Pochi giorni fa il prefetto mi parlava di qualche arrivo di profughi provenienti dalla rotta balcanica, ma i numeri erano molto più bassi. In ogni caso sono molto amareggiata perché se ci sono nuovi arrivi significa che i tempi per avere la disponibilità dell'intera area si allungano». La tegola del centro di accoglienza si è abbattuta sull'ex caserma a fine 2015. Pareva cosa ormai fatta la cessione gratuita del compendio dal Demanio al Comune. Invece gli sbarchi di migranti e il successivo sopralluogo dell'allora prefetto Lega avevano cambiato le cose. Un'ampia porzione della caserma è stata trasformata in centro di accoglienza straordinario, giungendo ad accogliere oltre 400 profughi. Nel frattempo il Demanio ha ceduto gratis al Comune una porzione di caserma, così l'ente e la società del rugby si erano messi al lavoro per organizzarvi i campi di gioco.


IL CONSIGLIO COMUNALE


L'obiettivo del Comune è di creare un polo sportivo con le discipline del tiro con l'arco e atletica indoor negli hangar, e il rugby parte sociale era ipotizzata una struttura per il "Dopo di noi", la foresteria a servizio degli impianti sportivi. «Anche la Soprintendenza ci ha chiesto spazi, ci sono casse di reperti archeologici nel magazzino di una ditta di scavi, sono materiali nostri», ha riferito la sindaca al consiglio comunale martedì. La sindaca ha sempre chiesto alle autorità che la caserma venga lasciata libera del tutto, con la cessione al Comune della parte ancora demaniale. Ma questa soluzione ora si sta allontanando. Invece è certo l'arrivo dei vigili del fuoco, che si erano riservati l'area ex Nato alla Zanusso. «La decisione è definitiva, i vigili del fuoco ci dicono che hanno il finanziamento per la nuova caserma. A noi fa molto piacere», ha detto Scardellato.

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Il Gazzettino