Professori sotto accusa per il "doppio lavoro": indagine della Corte dei conti sui docenti di Iuav e Ca' Foscari

I giudici e la presidente della Corte Marta Tonolo
VENEZIA - Dallo scandalo Mose a quello dell'Agenzia delle Entrate di Venezia; dai docenti universitari con il doppio lavoro (non autorizzato) alle truffe per il reddito di...

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VENEZIA - Dallo scandalo Mose a quello dell'Agenzia delle Entrate di Venezia; dai docenti universitari con il doppio lavoro (non autorizzato) alle truffe per il reddito di cittadinanza; dai casi di malasanità agli appalti non realizzati. L'intervento della Corte dei conti nel corso del 2022 si è sviluppato a tutto campo, con inchieste e decisioni che hanno interessato un'ampia casistica riguardante danni erariali subiti dalle amministrazioni pubbliche.


Ad illustrare l'attività degli ultimi mesi sono stati, ieri mattina, il presidente della sezione giurisdizionale della Corte, Marta Tonolo, il procuratore regionale Ugo Montella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, svoltasi a palazzo dei Camerlenghi, a Rialto.

LE SENTENZE
Dopo aver ricordato la figura storica dei Camerlenghi, istituti dalla Repubblica Serenissima nel 1236 per sovraintendere alle attività di riscossione e alla redistribuzione delle entrate, la presidente Tonolo ha elencato le principali sentenze in materia di danno erariale, alcune delle quali di estremo rilievo per la provincia di Venezia. In particolare la condanna di due ex funzionari dell'Agenzia delle entrate, accusati di corruzione, ai quali è stato imposto un risarcimento di 5 milioni per danno erariale, d'immagine e di disservizio.
Sul fronte dello scandalo Mose, la Corte dei conti è da anni in prima fila con numerosi procedimenti, l'ultimo dei quali ha riguardato, lo scorso anno, la cessione delle quote azionarie di una società, che i giudici erariali hanno revocato in quanto hanno ritenuto che il commercialista a cui erano formalmente intestate, fosse in realtà il prestanome dell'allora presidente della Regione, Giancarlo Galan, già condannato a risarcire 5 milioni di euro.
Tra i casi conclusi con sentenza, da ricordare anche la condanna a risarcire 16 mila euro inflitta ad un ex dipendente dell'Azienda veneta per i pagamenti (Avepa) in relazione alle somme illecitamente incassate da aziende agricole per le quali svolgeva attività di consulenza.
Il procuratore Montella ha quindi citato il procedimento relativo a due docenti dello Iuav che hanno già risarcito complessivamente oltre 100mila euro relativi ad attività libera professionale non autorizzata, nonché l'indagine a carico di un ricercatore di Ca' Foscari a cui viene contestato un danno di 540 mila euro, e di un altro docente dello Iuav (danno di 87 mila euro)

REDDITO DI CITTADINANZA
Sul fronte del reddito di cittadinanza l'indagine riguarda i mancati controlli da parte di Inps e Comuni che non avrebbero analizzato bene la documentazione prodotta dai richiedenti, consentendo l'erogazione a soggetti che non ne avevano diritto: danno quantificato il quasi 80 mila euro.


«La Corte dei conti è un presidio a garanzia della correttezza della contabilità pubblica», ha ribadito il presidente dell'Ordine degli avvocati di Venezia, Tommaso Bortoluzzi, il quale ha ricordato il ruolo essenziale svolto dagli avvocati in qualità di consulenti di molti pubblici amministratori alla ricerca di «una guida nel guazzabuglio normativo».
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Il Gazzettino