Insegnante del liceo Morin stroncato dalla leucemia

Insegnante del liceo Morin stroncato dalla leucemia
MARGHERA  Le stelle erano il suo orizzonte. E ora le ha raggiunte. Antonio Tegon, 61 anni, un'istituzione a Catene e storico professore di matematica e fisica del Liceo...

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MARGHERA  Le stelle erano il suo orizzonte. E ora le ha raggiunte. Antonio Tegon, 61 anni, un'istituzione a Catene e storico professore di matematica e fisica del Liceo scientifico Ugo Morin di via Asseggiano si è spento nella notte tra martedì e mercoledì dopo aver combattuto, per quasi due anni, con una leucemia. La sua scomparsa ha suscitato emozione in tanti che hanno espresso vicinanza alla famiglia, commentando un post inserito, nella tarda mattinata di ieri, dall'assessore comunale Simone Venturini sulla sua pagina Facebook.

«Addio prof. Tegon, ciao Toni! Ero un asino in matematica e fisica, ma quante risate durante le correzioni dei compiti. Orgogliosamente margherino (anzi, delle Catene, come sottolineavi spesso), colonna del Liceo Morin, docente fuori dagli schemi e appassionato astrofilo. La speranza è che oggi tu sia tra le tue amate stelle per osservarle da vicino». Difficile trovare a Catene e a Villabona qualcuno che non conoscesse il prof Tegon: un po' per la sua famiglia, particolarmente stimata, sua madre Jole, i fratelli Francesco e Marco e la sorella Luisa, un po' per il suo modo di fare. Mai arrogante e superbo. Nel 1984 aveva fondato insieme altri appassionati il Circolo Astrofili di Mestre Guido Ruggieri che aveva sede in una sala annessa al convento dei frati francescani di Marghera. Parlava con semplicità, spesso in dialetto e il suo parere era ricercato come quello di un uomo colto e anticonvenzionale. Incredula la dirigente scolastica del Morin Aurora Zanon che ricorda l'accoglienza che le aveva dimostrato nel 2019 non appena diventata preside. «Mi aveva fatta sentire subito a mio agio. Amava l'astronomia. Temeva che, con il suo pensionamento, tra qualche anno, i progetti che aveva avviato, come Il cielo come laboratorio, subissero una battuta d'arresto. Dopo la malattia, lo avevo rassicurato dicendogli che, presto, sarebbe tornato lui stesso a scuola a seguirli Era un professore appassionato, capace di suscitare, allo stesso tempo, rispetto e simpatia nei suoi studenti». A riprova di ciò, le molte parole lasciate su Facebook dai suoi ex studenti: Roberto Vio accompagna il suo «Ciao Antonio» con «una parte di te vivrà nei ricordi di tutti noi ex alunni». «Per interrogare ricorda Andrea Pellegrino - usava il sacchettino con i numeri della tombola (lo chiamavamo il Bingo Tegon): aveva dato a tutti un jolly a quadrimestre da giocare prima dell'estrazione per far togliere il nostro numero dal sacchettino e salvarci dall'interrogazione. Ho sempre sospettato che barasse durante l'estrazione, ma, con le sue teorie matematiche, anche se avessimo provato a dimostrarlo ci avrebbe, comunque, convinto del contrario».

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Il Gazzettino