L'assessore regionale all'Istruzione: «Revocare patria potestà ai genitori»

L'assessore regionale all'Istruzione: «Revocare patria potestà ai genitori»
TREVISO - Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, ha messo nero su bianco in una lettera inviata oggi al sindaco di Treviso Giovanni Manildo la sua posizione -...

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TREVISO - Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, ha messo nero su bianco in una lettera inviata oggi al sindaco di Treviso Giovanni Manildo la sua posizione - molto dura, al punto di chiedere la verifica delle condizioni perché i genitori mantengano la patria potestà sul minorenne - riguardo all'aggressione al professore avvenuta in una scuola secondaria di Paese. Qui, il professor Giuseppe Falsone sarebbe stato aggredito durante un colloquio con il padre e il fratello dell'alunno che aveva accompagnato fuori dalla classe durante la ricreazione e che poinlo aveva accusato di averlo spintonato. Accusa sempre rigettata dall'insegnante che ha dichiarato di avere almeno tre testimoni dell'accaduto.


ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
"Egregio Sig. Sindaco, con la presente intendo segnalarLe la situazione del minore la cui famiglia si è resa responsabile dell’aggressione ai danni del professore Falsone della Scuola Secondaria di 1 grado di Paese. A quanto mi risulta la famiglia del minore frequentante la scuola di Paese è domiciliata o residente sul territorio del Comune di Treviso la cui giurisdizione quindi, rispetto ai servizi sociali e alle eventuali segnalazioni, a Lei spetterebbe. La cronaca del Il Gazzettino del 27.02.2018 a firma di Favaro e Pederiva riportano le affermazioni del padre e della madre nelle quali si evince chiaramente la volontà di aggredire il professore anche al fine di dimostrare al proprio figlio un preciso comportamento di vita. Ritenendo molto gravi tali affermazioni, virgolettate e pertanto attribuite ai soggetti, sono a segnalarLe la situazione del minore affinché vi sia una verifica delle condizioni per il mantenimento della Patria Potestà. Da Assesssore all’Istruzione del Veneto non posso permettere che tali episodi e tali comportamenti siano sottovalutati e confido nel senso di responsabilità di ciascuna Istituzione aldilà degli schiarimenti politici". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino