Produceva esplosivi in garage: arrestato giovane di 21 anni

VENEZIA - I carabinieri di Venezia hanno sequestrato 50 chili di polvere pirica, tra 159 ordigni sia artigianali che petardi modificati per aumentarne le potenzialità,...

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VENEZIA - I carabinieri di Venezia hanno sequestrato 50 chili di polvere pirica, tra 159 ordigni sia artigianali che petardi modificati per aumentarne le potenzialità, diverse micce e una marmotta utilizzata per far esplodere gli sportelli bancomat a casa di un incensurato di 21 anni di Camponogara.

 

Il giovane, che aveva studiato la materia informandosi su internet, aveva trasformato il garage in un vero e proprio laboratorio e probabilmente produceva gli ordigni anche su commissione. I militari di Venezia hanno scoperto le sostanze esplodenti mentre gli notificavano un provvedimento di obbligo di dimora emesso perché ritenuto uno dei responsabili di un sequestro di persona avvenuto lo scorso 9 aprile a Mestre. Quel giorno due ventenni, un gambiano e un italiano di origini ucraine, erano stati sequestrati, a Mestre, da tre uomini armati di pistola e accompagnati nei pressi dell'aeroporto Marco Polo, dove ad attenderli c'erano il 21enne e due donne.

Le vittime, legate con delle fascette, erano state portate successivamente in un casolare abbandonato di Fossò dove erano state malmenate e minacciate con pistole e coltelli dal gruppo di sequestratori, perché accusate di aver rapinato una delle due donne. Nell'occasione il 21enne aveva anche fatto esplodere una bomba carta. I due 20enni, una volta liberati, avevano lanciato l'allarme e da qui erano partite le indagini che hanno portato a identificare cinque dei sei componenti della banda di sequestratori. Tra loro ci sono uno spacciatore di eroina di 29 anni di nazionalità romena, che è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, e il 21enne di Camponogara, arrestato in flagranza e nei confronti del quale il Gip poi ha emesso un obbligo di dimora con permanenza notturna.

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