I prodotti contraffatti sequestrati saranno esposti nella vetrina comunale al Pedrocchi

La presentazione dell'iniziativa
PADOVA - A Padova i prodotti contraffatti sequestrati finiscono in vetrina. Dai giocattoli venduti a pochi euro, ai cosmetici che finiscono sulle bancarelle dei mercati, passando...

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PADOVA - A Padova i prodotti contraffatti sequestrati finiscono in vetrina. Dai giocattoli venduti a pochi euro, ai cosmetici che finiscono sulle bancarelle dei mercati, passando per l’abbigliamento “finto griffato”, per arrivare ai prodotti alimentari che, soprattutto oltreoceano, vengono bollati come Italian sounding, ovvero olio, pasta, passata di pomodoro, parmigiano, apparentemente Made in Italy, ma realizzati in ogni angolo del mondo. Prodotti che, a breve, finiranno nella vetrina del Centro informazioni turistiche di proprietà del Comune all’interno del complesso monumentale del Caffè Pedrocchi. «A fianco a questi oggetti – spiega il sindaco Sergio Giordani che questa mattina ha firmato un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli per il contrasto alla contraffazione – saranno posizionati dei cartelli che spiegheranno ai passanti la pericolosità di questi prodotti». «La contraffazione commerciale – aggiunge – oltre a rappresentare una concorrenza sleale nei confronti dei commercianti onesti, rischia anche di essere un danno per  la salute perché questi oggetti possono contenere  sostanze  nocive». «La nostra collaborazione con il Comune – dice, invece, il direttore territoriale del’Agenzia della Dogane di Veneto e Friuli Venezia Giulia Davide Bellosi – si muoverà su due fronti. Da un lato forniremo alla Polizia locale le informazioni in nostro possesso su eventuali prodotti non a norma immessi sul mercato. Dall’altro, metteremo a disposizione i nostri laboratori per analizzare il materiale che viene sequestrato. Si tratta di un fenomeno che non va sottovalutato. Nel 2021, infatti, abbiamo effettuato circa 500 sequestri per un valore di 2 milioni di euro».  

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Il Gazzettino