VENEZIA - Un conto da oltre 600mila euro. Lo chiede la Procura contabile del Veneto all’ingegner Fabio Fior, il dirigente regionale coinvolto nello scandalo per la "cricca dei...
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Di qui l’obbligo della restituzione delle somme percepite per le prestazioni extra ufficio non autorizzate.
Fabio Fior, è un ingegnere originario di Noale (Ve) finito agli arresti nell’ambito dell’inchiesta Buondì. Da anni in Regione dopo la laurea all’università di Catania, nel 1988, aveva fatto carriera nel settore Ambiente, diventando dirigente del Servizio rifiuti nel 1997 e poi direttore generale della Tutela dell’ambiente. Vice presidente della Commissione tecnica regionale ambiente per 8 anni, poi n. 2 della Commissione regionale Via: nel 2007 fu nominato dalla Giunta Galan a capo della Commissione per la riattivazione dell’inceneritore di Cà del Bue, nel Veronese. Poi fu chiamato dalla Presidenza del Consiglio come «consulente esperto della soluzione dei problemi di smaltimento dei rifiuti di Napoli e della Campania», nel pool allestito dall’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Ha tenuto anche alcune lezioni all’università di Padova, è stato consulente per i Tribunali di Venezia e di Trento e anche per il ministero dell’Ambiente albanese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino