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TREVISO - Oggi, sabato 10 aprile, inizia il dibattimento del processo Veneto Banca a Treviso contro l'ex ad Vincenzo Consoli accusato di ostacolo alla vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto. L'imputato è presente in aula. Al pubblico e alla stampa è stato inizialmente impedito l'accesso al Palazzo di giustizia per essere poi ammessi in un secondo tempo. All'esterno dell'edificio sono giunti alcuni componenti dei comitati degli ex correntisti della banca, tra cui il coordinamento "Don Enrico Torta".
Alla fine della mattinata è stato aggiornato al 19 aprile il processo davanti al Tribunale di Treviso all'ex ad di Veneto Banca, Consoli. La prima udienza di oggi è stata dedicata alla costituzione delle parti civili e alle istanze preliminari delle parti. Il pm Massimo De Bortoli ha chiesto di sentire 30 testimoni, la difesa 200.
Chiesta anche l'esclusione di alcune parti civili, fra cui i risparmiatori che avevano accettato la transazione nel 2017, e di alcune associazioni di risparmiatori. «Non sono mai stato prima in un tribunale - ha detto ai giornalisti all'uscita Consoli -. Posso dire di aver visto il collegio giudicante attento e sereno, e dunque sono fiducioso».
Le indagini erano prima state trasferite a Roma ma per competenza territoriale si scolgerà a Treviso così come per la BpVi è stato a Vicenza (sentenza il 19 marzo scorso con la condanna del patron Zonin a 6 anni e sei mesi). Dopo che il tribunale di Treviso ha respinto l'incompatibilità, chiesta dalla difesa dell’imputato, l’ex ad Vincenzo Consoli, rappresentato dagli avv. Ermenegildo Costabile e Raffaele Di Meglio, il collegio giudicante è stato formato con Umberto Donà, presidente, e giudici a latere Carlotta Brusegan e Alberto Fraccalvieri.
Il Gazzettino