Processo Mose, «non accoglibile» il patteggiamento per Baita e Buson

Piergiorgio Baita in una foto d'archivio
VENEZIA - Nessun "patteggiamento" per ora, al processo per lo scandalo Mose, per Piergiorgio Baita e Nicolò Buson, rispettivamente ex amministratore delegato ed...

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VENEZIA - Nessun "patteggiamento" per ora, al processo per lo scandalo Mose, per Piergiorgio Baita e Nicolò Buson, rispettivamente ex amministratore delegato ed ex direttore amministrativo della Mantovani, l'azienda capofila del progetto Mose. Nell'udienza terminata pochi minuti fa, oggi 18 settembre, il Gup Stigliano Messuti ha ritenuto non accoglibile la richiesta di patteggiamento di Baita e Buson, perché la Mantovani non ha raggiunto la quota di pagamento del debito tributario, condizione necessaria n base ad uha legge del 2011 per accedere al patteggiamento in caso di reati fiscali.


La Mantovani infatti sta pagando il debito tributario in base a vari piani di ammortamento: per quanto riguarda i capi d'imputazione che interessano Baita e Buson, risultano ancora da versare quattro rate, per complessivi 85mila euro, rate che scadranno nel 2019. E il Gup ritiene che finché queste somme non siano materialmente versate, Baita e Buson non possono accedere al patteggiamento. Le difese tuttavia fanno notare che oggi i due imputati sono estranei alla Mantovani, e non possono certo obbligare l'azienda ad accelerare i pagamenti concordati con l'erario. E quindi la norma avrebbe dei profili incostituzionali, perché negherebbe dei diritti agli imputati in forza di circostanze indipendenti dalla loro volontà.


Il giudice ha comunque concesso tempo, rinviando l'udienza al 17 gennaio, per tutti e cinque gli ultimi imputati del processo Mose. Oltre a Baita e Buson, le cui richieste di patteggiamento sono state discusse oggi, ci sono da prendere in esame quelle dell'ex braccio destro di Giancarlo Galan, Claudia Minutillo, dell'ex componente del direttivo del Cvn, Pio Savioli, e dell'intermediario Mirco Voltazza. Per tutti e cinque i pm Stefano Ancilotto e Stefano Buccini avevano raggiunto un accordo con le difese per patteggiare condanne tutte al di sotto dei 2 anni, quindi con la sospensione condizionale della pena. Ma il Gup è stato di diverso avviso e non ha accettato, né per Baita né per Buson, le richieste di patteggiamento.
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Il Gazzettino