Molestie sessuali alla consigliera, il "processo" a Joe Formaggio a porte chiuse: tutti gli atti secretati

L'assemblea che dovrà valutare la censura per la palpata a Milena Cecchetto

Molestie sessuali alla consigliera, il "processo" a Joe Formaggio a porte chiuse: tutti gli atti secretati
VENEZIA - «Sarà come un conclave. In sala non dovrà esserci nessun esterno. Il personale amministrativo dovrà uscire. Non sarà previsto nemmeno...

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VENEZIA - «Sarà come un conclave. In sala non dovrà esserci nessun esterno. Il personale amministrativo dovrà uscire. Non sarà previsto nemmeno il servizio di stenotipia. E saranno abbassate le tende. Tutte. Nessuno, né dalla saletta riservata ai visitatori né da fuori, dovrà vedere alcunché».


Roberto Valente, segretario generale del consiglio regionale del Veneto, spiega come si svolgerà la seduta dell'assemblea legislativa di martedì prossimo, quella che censurerà il comportamento di Joe Formaggio per aver molestato la collega consigliera Milena Cecchetto. Solo che nessuno, al di fuori dei 51 consiglieri, dovrà né vedere, né sentire. Perfino agli assessori, non avendo diritto di voto, sarà vietata la partecipazione alla seduta. L'unico rappresentante dell'esecutivo ammesso in aula sarà Luca Zaia, non tanto perché presidente della giunta quanto perché è anche consigliere e quindi con potere di voto. I presenti, in compenso, dovranno rispettare il segreto d'ufficio: tutto quello che sarà detto in aula non potrà essere divulgato, pena il rischio di essere denunciati. La seduta, infatti, sarà segreta. Lo stesso verbale, che sarà redatto dal segretario generale Valente e firmato dalle due consigliere segretarie Alessandra Sponda (Zaia Presidente) e Erika Baldin (M5s), finirà sì agli atti, ma non sarà pubblicato. L'unica possibilità che diventi pubblico è che la Procura lo richieda. E questo è un ulteriore motivo di tensione che di giorno in giorno aumenta a Palazzo Ferro Fini: perché, al di là di quanto faranno i due diretti interessati, nulla esclude che un fascicolo sulla vicenda venga aperto d'ufficio.


LE REGOLE
Le regole di ingaggio per la seduta che, purtroppo, segnerà una pagina di storia dell'assemblea legislativa veneta di cui nessuno sentiva la mancanza sono state illustrate ieri mattina dal presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti (Lega) assieme al segretario Valente alla conferenza dei capigruppo. La riunione di martedì 14 marzo inizierà alle 10.30 con il seguente argomento: "Censura del comportamento tenuto da un consigliere regionale in occasione della seduta del consiglio regionale del 7 marzo 2023. Relazione del presidente del consiglio". La sintesi della relazione di Ciambetti è nota avendola lo stesso comunicata giovedì scorso all'ufficio di presidenza che l'ha approvata all'unanimità. E cioè censura con sospensione per cinque giorni - la massima pena contemplata - al consigliere di Fratelli d'Italia Joe Formaggio. La volontà di Ciambetti e di Valente, però, è che martedì durante la discussione non si scenda nei dettagli. Ogni gruppo potrà far parlare un solo consigliere con un tempo a disposizione di 5 minuti a testa. Ma la discussione, negli intendimenti dei vertici di Palazzo Ferro Fini, dovrebbe vertere solo sul "decoro" dell'istituzione e non sulle molestie denunciate dalla leghista Cecchetto e ammesse, anche se derubricate a "goliardata", dal meloniano Formaggio («Una incomprensione»). «Se qualcuno in aula parla di quello che è successo, gli tolgo la parola», avrebbe detto Ciambetti ai capigruppo. Il segretario Valente ha poi puntualizzato: «Non sarà un processo, non si vuole giudicare nessuno, solo il fatto in sé, in discussione c'è il decoro dell'istituzione».


LE PARTI IN CAUSA


Nulla toglie che alla seduta partecipino i due protagonisti e che chiedano di parlare "per fatto personale". Sia Milena Cecchetto che Joe Formaggio ne avrebbero facoltà, ma con un tempo limitatissimo: 3 minuti a testa. Pare che l'esponente di Fratelli d'Italia, già sospeso dalle cariche di partito, sia intenzionato a partecipare alla seduta. Se così fosse, al termine della votazione verrebbe immediatamente espulso: indipendentemente da quello che decideranno gli altri consiglieri regionali di Fratelli d'Italia - il capogruppo Enoch Soranzo con Daniele Polato, Tommaso Razzolini e Lucas Pavanetto - tutte le altre forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, sono pronte a votare la censura. E da quel momento, per cinque giorni, al vicentino Formaggio sarà interdetta la partecipazione ai lavori del consiglio e delle commissioni. Tornerà in "servizio" lunedì 20 marzo. E c'è già chi si chiede cosa succederà "poi" a Palazzo Ferro Fini. Perché è una brutta pagina che non potrà non avere strascichi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino