Pordenone, è allarme processionaria sui pini. Partono le disinfestazioni

"La fase più problematica risulta quella tra inverno e inizio primavera, quando avviene la migrazione delle larve verso il terreno

Pordenone, è allarme processionaria sui pini. Partono le disinfestazioni
PORDENONE - Da alcune settimane in varie zone di Pordenone è stata segnalata la presenza della Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero che si...

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PORDENONE - Da alcune settimane in varie zone di Pordenone è stata segnalata la presenza della Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero che si sviluppa principalmente tra i rami delle piante di pino nero e del pino silvestre e che risulta altamente distruttivo poiché priva gli alberi di parte del fogliame, compromettendone il ciclo vitale. L'insetto, durante lo stadio larvale, presenta una peluria particolarmente urticante, sia per l'essere umano che per gli animali che ne entrano in contatto.


L'ENTE REGIONALE
A questo punto l'amministrazione comunale ha deciso di scendere in campo per cercare di bloccare la proliferazione che mette a rischio i pini. «Come riportato da Ersa Fvg - spiegano dal Comune, settore del Verde - , le larve della processionaria sono provviste di peli urticanti che possono facilmente disperdersi anche nell'aria. A seguito del contatto con le larve o con tale peluria si possono manifestare reazioni epidermiche e allergiche, soprattutto a spese dei soggetti particolarmente sensibili. Nel caso di inalazione, possono comparire reazioni infiammatorie locali alle vie respiratorie, talvolta anche consistenti».


LA STAGIONE PEGGIORE
«La fase più problematica risulta quella tra fine inverno e inizio primavera, quando avviene la migrazione delle larve mature dalla chioma degli alberi verso il terreno. È allora che si osservano le tipiche "processioni" di tali insetti sui tronchi degli alberi, alla loro base e nel terreno circostante, dove i lepidotteri vanno a incrisalidarsi. Dal 6 dicembre 2021 l'obbligo di combattere questo ed altri insetti nocivi per le piante è decaduto con il decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali».


L'INTERVENTO
«A Pordenone la gestione fitosanitaria di tutti i pini presenti sul territorio di proprietà del Comune è affidata alla ditta Gea, la quale svolge attività di carattere preventivo attraverso delle iniezioni nel tronco di preparati specifici per difendere le piante da parassiti e funghi. Però, nel caso in cui il numero di insetti che attaccano l'albero sia particolarmente elevato, questi trattamenti preventivi possono essere meno efficaci e l'infestazione si può manifestare ugualmente. In questo caso si interviene con la rimozione meccanica dei nidi da parte di ditte specializzate, che vengono successivamente bruciati. Per quanto riguarda il caso specifico degli alberi di pino nero nell'area del cimitero di Rorai in viale Grigoletti, la scorsa settimana è stato effettuato un sopralluogo alla presenza di un funzionario dell'Ersa. Si valuterà quanto prima come intervenire per combattere l'infestazione».


IN CAMPO L'ASSESSORE
«Ai cittadini che segnalano la presenza massiccia dell'insetto chiedendo l'intervento comunale, risponde l'assessore all'ambiente, Mattia Tirelli: «Durante queste settimane il Comune di Pordenone sta operando in varie zone della città per eliminare numerosi nidi di processionaria. Se i pini segnalati si trovano su terreni di proprietà del Municipio, il Comune può intervenire e interverrà, ma se infestano piante su terreni di altra competenza, come al Bronx e nella zona tra via Interna e via Ferraris (nei pressi del sovrappasso pedonale), la bonifica può essere effettuata solo da parte di privati e di enti competenti. Pertanto sollecitiamo questi ultimi ad intervenire prontamente con la disinfestazione, che risulta più efficace se effettuata in maniera massiccia».


LE DITTE


«Purtroppo - conclude Tirelli - non sono molte le ditte specializzate, e quelle attualmente disponibili devono effettuare svariati interventi, ma rassicuro i cittadini sul fatto che il Comune si è attivato e sta effettuando i necessari sopralluoghi per fare fronte a questo problema». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino