Rapina al Prix di Mestre. Punta la pistola al volto della cassiera e scappa con mille euro

Rapina al Prix di Mestre
MESTRE - Il Prix di via Calabria stava per chiudere quando lunedì sera, attorno alle 20.20, si è trasformato nel set di una scena da film thriller. Un uomo - statura...

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MESTRE - Il Prix di via Calabria stava per chiudere quando lunedì sera, attorno alle 20.20, si è trasformato nel set di una scena da film thriller. Un uomo - statura media e accento italiano secondo il racconto dell'unica cassiera in servizio - è entrato nel supermercato con passo deciso. Pistola in mano, ha puntato l'arma in volto alla commessa e si è fatto consegnare l'incasso. Poi se n'è andato lasciando dietro di sé un'identità tutta da scoprire e su cui stanno lavorando gli agenti della squadra Mobile della Questura di Venezia.

TUTTO IN CINQUE MINUTI

La rapina, arrivata a due settimane di distanza dall'ultima avvenuta alla farmacia Ambasciatori di via Torino, è durata solo il tempo per il malvivente di convincere la cassiera a farsi dare il denaro: cinque minuti lo spazio d'azione su cui sta lavorando la polizia per provare a ricostruire i fatti e dare un volto al rapinatore. Si parte dalla testimonianza della dipendente del supermercato Prix: è stata lei a chiamare gli agenti una volta sicura di essere sola e non sentita dal suo aggressore. Alle Volanti arrivate in via Calabria la commessa, una ragazza giovane, ha detto di aver visto entrare verso l'ora di chiusura un uomo con mascherina e passamontagna a lasciargli scoperti soltanto gli occhi. In pochi istanti quell'uomo l'ha minacciata con una pistola per ottenere più denaro possibile. La dipendente, senza pensarci tanto, ha quindi aperto il registratore di cassa e ha messo nelle mani del bandito il saldo di fine giornata, circa mille euro. Avuti i soldi, il rapinatore è scappato.


COLPO STUDIATO

Le dinamiche della rapina portano gli agenti a pensare che non sia stato un colpo improvvisato. L'uomo si era coperto il volto in modo da non essere riconosciuto, aveva una pistola nella giacca e aveva scelto un orario - le 20.20 - molto vicino alla chiusura dell'attività, cioè alle 20.30. L'ipotesi è che quantomeno conoscesse le abitudini del Prix di via Calabria, in cui a quell'ora, c'è solo una cassiera a sbrigare le ultime pratiche prima di abbassare la saracinesca. Anche il fatto di essere entrato in azione quando nel market non c'erano clienti è un particolare di non poco conto per le indagini: il rapinatore ha quindi osservato quanto successo nel tardo pomeriggio di lunedì prima di fare le proprie mosse a colpo sicuro.


GLI APPROFONDIMENTI

L'altro asso in mano agli agenti di polizia sono le telecamere: la Mobile ha acquisito le immagini a circuito chiuso del supermercato e quelle di sicurezza installate nella zona dal Comune alla ricerca di particolari sul rapinatore.

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Il Gazzettino