La festa nazionale del Primo maggio torna in Friuli: si terrà a Monfalcone

PORDENONE/UDINE - È Monfalcone la città indicata dai sindacati confederali per la manifestazione nazionale del prossimo primo maggio. Torna, dunque, in Friuli...

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PORDENONE/UDINE - È Monfalcone la città indicata dai sindacati confederali per la manifestazione nazionale del prossimo primo maggio. Torna, dunque, in Friuli Venezia Giulia la manifestazione che caratterizza la Festa del lavoro e che si era giù tenuta in Friuli Venezia Giulia, durante la vertenza che aveva coinvolto Electrolux. All'epoca, infatti, la fabbrica di Porcia era finita nel giro d'aria e rischiava la chiusura. Oltre alle manifestazioni a carattere locale e regionale, per dare ancora più slancio alla battaglia che si era accesa, fu deciso di fare a Pordenone la manifestazione nazionale del Primo maggio.

In questi giorni la macchina organizzativa si è attivata per provvedere alla realizzazione dell'evento, anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali. Il tavolo tecnico tra il Comune di Monfalcone e le tre sigle sindacali è già partito, come annunciato dall'Amministrazione. A distanza di 20 anni la Festa del lavoro mira dunque a tornare nell'isontino: nel 2004 la manifestazione unitaria si era tenuta a Gorizia ed era stata dedicata all'allargamento, in concomitanza con l'ingresso di 10 nuovi paesi in Ue, tra cui la vicina Slovenia. «Bene che Cgil, Cisl e Uil nazionali abbiano scelto Monfalcone - scrive in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti - una scelta di grande significato, che riconosce al territorio isontino, per ciò che rappresenta per tutto il Friuli Venezia Giulia in termini di presenza industriale e di attenzione nei confronti del mondo del lavoro in generale, per ciò che rappresenta per ogni persona, l'essenza della dignità». Secondo il dem, «Monfalcone però è anche la città dell'isontino con il più basso reddito pro - capite, e il monfalconese è il territorio che più di tutti ha pagato e sta pagando in termini di vite umane e sofferenze la vicenda dell'amianto, per il quale urge la modifica del decreto ministeriale che ha previsto, in maniera del tutto impropria e sbagliata, il risarcimento per l'industria navalmeccanica pubblica riconosciuta colpevole nei vari contenziosi legali». Tra i temi del Primo maggio anche quello legato alla sicurezza del lavoro che è sempre più importante portare a avanti perchè le vittime rimangono ancora parecchie. Troppo. Ieri il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, ha ricordato che la «la sicurezza passa anche dalla responsabilizzazione delle imprese, perché nessuna ragione di profitto può giustificare un incidente e dall'adozione di misure di sicurezza tecnologicamente avanzate e ridondanti». 

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Il Gazzettino