Sono di Medina Zivoli i primi vagiti del 2020 in Polesine. La piccola, di 2,710 chili e di 50 centimetri di lunghezza, ha visto la luce alle 4.41, all’alba del nuovo anno,...
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Il primo vagito del 2020 è di Aurora, nata a Belluno, poi Bryan a Feltre
Martedì 31, invece, alle 11.53 è nata Adele Bernardinello, ultima nascita ad Adria del 2019. Prima figlia di Clarissa Marcomin e di Alessio, la piccola di 3,380 chili e di 53,5 centimetri, non ha atteso lo scoccare della mezzanotte per venire alla luce. La coppia è di Pettorazza: la mamma di 34 anni, dipendente dell’Aliper di Cavarzere, il padre, stessa età, meccanico di autotreni, ha avuto parole di ringraziamento per tutto lo staff dell’Ostetricia, rivolgendo un sentito appello perché il reparto continui l’attività al servizio del territorio. «Qui ti fanno da mamma e da amiche - ha detto papà Alessio Bernardinello - e ti supportano in ogni momento per tutte le necessità».
Davide batte tutti a Mirano Papà e mamma ivoriani
Il primo nato “rodigino doc”, invece, è Alessandro Capuzzo, primo fiocco azzurro dell’anno all’ospedale di Rovigo. Il piccolo è venuto alla luce alle 11.20 di mattina, con un peso di 2,47 chili e una lunghezza di 45 centimetri. Il padre si chiama Raffaele, mentre la madre è Giorgia Cavallaro, la ragazza che lo scorso aprile è stata protagonista di una storia che ha commosso l’Italia intera.
È la giovane infermiera di San Martino di Venezze che insieme al medico ferrarese Anna Tarabini e all’autista soccorritore Marco Marangon, di Loreo, era partita in ambulanza dalla Casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro per raggiungere, la mattina del 24 aprile, il cimitero di Rosolina per il salvataggio del neonato che era stato abbandonato il una borsa di pelle rossa. Il piccolo pesava 2,7 chili ed era lungo 46 centimetri. E gli era stato messo nome “Giorgio” proprio perché l’infermiera, dopo le operazioni di soccorso e pulizia, è stata la prima a stringerlo al petto con amore materno e a celebrare così la sua “seconda nascita”. Un momento che ha commosso tutte le persone che si sono interessate a questa storia di gioia e dolore e che ha cambiato anche lei.
Nel messaggio di saluto ai nuovi arrivati dell’Ulss 5, si sottolinea che «i bimbi stanno bene così come le mamme. A loro, alle loro famiglie, l’Ulss 5 augura una vita piena e meravigliosa: benvenuti bambini!» .
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Il Gazzettino