Oderzo. Il primario Causin lascia l'ospedale ma resterà nel pubblico: «Insegnerò la medicina d'urgenza»

Dopo un periodo a Treviso, il 1° luglio 2012 il dottor Causin ha ricevuto l'incarico di primario al pronto soccorso di Oderzo

Fabio Causin
ODERZO (TREVISO) - Oggi è l'ultimo giorno di lavoro per il dottor Fabio Causin, primario del pronto soccorso opitergino che da domani sarà in pensione. Lascia...

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ODERZO (TREVISO) - Oggi è l'ultimo giorno di lavoro per il dottor Fabio Causin, primario del pronto soccorso opitergino che da domani sarà in pensione. Lascia all'ospedale opitergino un pezzetto del suo cuore. L'ultimo suo risultato ottenuto, è strategico e fondamentale sul fronte dell'emergenza: dai primi di settembre, in caso di codice rosso, sull'ambulanza sarà sempre garantita la presenza del medico, 24 ore su 24. Aspetto che non era così scontato e che, per contro, può essere determinante quando la decisione va presa subito. Un servizio determinante per una comunità di 80mila abitanti, nella quale è presente la criticità dell'autostrada A4 spesso teatro di terribili incidenti. La voce del primario Causin si incrina per l'emozione. «Mi sono formato come medico internista - racconta - entrando in clinica universitaria a 22 anni. La medicina d'urgenza dell'ospedale Ca' Foncello aveva fama d'essere il top, ne ero affascinato, perciò feci domanda per entrarvi».

L'impegno e la passione

Dopo un periodo a Treviso, il 1° luglio 2012 il dottor Causin ha ricevuto l'incarico di primario al pronto soccorso di Oderzo. Attuando attività determinanti. Dalla completa riorganizzazione del reparto, decisa dalla direzione e da egli supportata, all'emergenza Covid, al continuo rapporto con i medici di famiglia. Se fosse stato per ciò che gli dettava il cuore, sarebbe rimasto fino ai settant'anni, ma deve fare i conti con le notevoli energie fisiche e mentali che richiede il pronto soccorso. «La passione clinica è quella che mi ha spinto a rimanere finora» ammette. In undici anni ha reso efficiente il rapporto con il territorio, contenuto i tempi d'attesa dei codici bianchi. «Ho l'orgoglio di non esser mai entrato in un'aula di tribunale». Evidente il riferimento all'odierna tendenza alla denuncia. Tenendo presenti le oggettive difficoltà a reperire personale. «Posso dire che il personale presente è altamente motivato, altrimenti non farebbe questo lavoro».
«Ringrazio il dottor Fabio Causin per il suo operato svolto, in questi anni, con dedizione e con eccezionale spirito di abnegazione e di squadra, in un ambito delicato, impegnativo e strategico come il Pronto soccorso», il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.

Resta nel pubblico

Il primario lascia, ma non per andare nella sanità privata. «Sono medico della medicina pubblica - ribadisce - Continuerò la mia attività nella Società italiana di medicina d'urgenza». E' un medico formatore e lo fa gratis. Dal 2009 organizza a Treviso corsi annuali sulla "ventilazione non invasiva", che hanno formato più di 350 medici di emergenza/urgenza provenienti dal Triveneto e da altre regioni d'Italia. 

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Il Gazzettino