Venezia, prima città nel metaverso. Brugnaro: «Stiamo collaborando per inserire l'intera area metropolitana, da Spinea a Portogruaro»

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VENEZIA - «A Venezia manca uno spazio fisico, stiamo collaborando per mettere la Venezia metropolitana, da Spinea a Portogruaro, in un metaverso. Lo stiamo facendo con le grandi Major, abbiamo inviato alcuni emissari a Google, e sarebbe la prima al mondo». Lo ha detto oggi il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, durante la presentazione del Venice Virtual Carnival alle Procuratie Vecchie di San Marco.

«Ci sono cose - ha aggiunto Brugnaro - che noi genitori facciamo fatica a capire. Io stesso, che chiamavo questi giochi, non avevo capito che ambiente fosse. Anche questa, piaccia o no, è cultura, se la subisci arrivi solo ai giochi scemi, ma quando comprendi come trovare funzioni per intercettare il pubblico è diverso. Il mondo cambia, la tv generalista i bambini non la guardano più, vanno su Youtube e scelgono quello che vogliono».

Per Brugnaro siamo all'inizio, come i grandi esploratori veneziani dobbiamo esplorare e magari costruire; questo è uno strumento potentissimo su cui la fantasia si può sbizzarrire, si può giocare anche con le opere d'arte. Pensiamo anche a se sarà possibile capire di raccontare anche l'aspetto storico, introducendo anche il concetto di tempo, oltre che luogo, raccontando il passato. Tradurre tutto questo è per non lasciare avulsi i ragazzi, ma raccontare la cultura, è la sfida che lanciamo da Venezia».

Carnevale nel metaverso

Matteo Bonente, partner di Pwc Italia, dopo aver analizzato il percorso evolutivo di internet, ha spiegato: «avremo anche un concetto di affiancamento digitale al Carnevale di Venezia, ci siamo concentrati sui giovani della generazione Alfa, Zeta, ma anche dei Millennials. Ci sarà un digital ologram nel merchandising disponibile che farà vedere una maschera con ologramma, un modo per avvicinare anche i meno avvezzi alla rete».

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Il Gazzettino