Prigioniero della vacanza in Africa «Via soldi, cellulare e documenti»

Claudio Pizzol (il primo a destra)
VITTORIO VENETO - Derubato, nel mezzo della savana, di soldi e documenti che aveva nel pick up, e la vacanza con safari fotografico si è trasformata in un incubo per Claudio...

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VITTORIO VENETO - Derubato, nel mezzo della savana, di soldi e documenti che aveva nel pick up, e la vacanza con safari fotografico si è trasformata in un incubo per Claudio Pizzol, 71enne pensionato, ex assessore del comune di Cappella Maggiore. È riuscito a rientrare in Italia nei giorni scorsi al termine di una odissea, e grazie all'ambasciata tedesca in Namibia. Pizzol, non nuovo a viaggi in Africa è partito a inizio novembre con un amico per un viaggio organizzato da Avventure nel Mondo.




«Stava andando tutto bene. Eravamo in 14 su tre pick up, senza guida - racconta - Dopo una settimana, con caldo torrido, a 400 chilometri dalla capitale, e diretti al Lethosa Park per il safari, ci siamo fermati in un caratteristico mercato della cittadina di Oshaka per fare qualche foto. Io avevo messo tutto in un borsello: denaro, oltre mille euro, documenti e cellulare. L'autista è rimasto nell'auto chiusa e ho lasciato tutto a bordo. Poi invece lui è sceso, ha aperto lo sportello posteriore per prendere del cibo: pochi secondi e nella confusione del mercato dallo sportello anteriore qualcuno ha preso il mio borsello»...









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Il Gazzettino