​Spesa sempre più cara, le iniziative del Banco alimentare in aiuto alle famiglie in difficoltà

Altre 13mila persone sostenute nel Veneto Orientale. Al lavoro 108 volontari e oltre 300 strutture caritative

Il 18 novembre in numerosi supermercati si potrà aderire alla colletta alimentare organizzata al banco Fvg
I rincari svuotano il carrello della spesa e il Banco alimentare diventa punto di riferimento fondamentale per tutte quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il 7...

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I rincari svuotano il carrello della spesa e il Banco alimentare diventa punto di riferimento fondamentale per tutte quelle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il 7 novembre, alle 18.30, nell’auditorium Comelli di via Sabbadini, a Udine, verrà presentata la XXVII Giornata nazionale della colletta alimentare che si terrà il 18 novembre, alla presenza di Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare di Milano.


L’APPROVVIGIONAMENTO
A livello nazionale le famiglie il povertà assoluta rappresentavano nel 2021 il 9,4 per cento della popolazione e lo scorso anno il 24,4% era sulla soglia della povertà. Nel 2022 in un’unica giornata di raccolta i friulani hanno donato 440 tonnellate di alimenti a lunga conservazione (di cui 123mila nella sola provincia di Udine) che hanno raggiunto 29.165 persone in difficoltà. Un aumento del 3% rispetto al 2021, quando la raccolta è stata falsata dall’emergenza Covid. Sembra un quantitativo importante, eppure la colletta costituisce soltanto il 10% degli aiuti alimentari. Il 49% arriva dal recupero fatto attraverso la filiera alimentare: mense, ristorazione, produttori agricoli, industriali e distribuzione (1.663 tonnellate di alimenti salvati dalla spazzatura, pari al 48% del cibo donato, con un +5% rispetto al 2021). Il 41% viene raccolto attraverso l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura (1.730 tonnellate). Questo canale lo scorso anno ha avuto una flessione del 23%, pari a 401 tonnellate, riduzione legata al rincaro dei prezzi dell’energia elettrica e delle materie prime conseguenti alla guerra in Ucraina. Gli aumenti dei costi di produzione e di trasporto hanno pertanto rallentato le forniture. Complessivamente lo scorso anno sono state raccolte e recuperate 3.436 tonnellate di prodotti da nove differenti canali di approvvigionamento per un valore economico di oltre 10,4 milioni di euro, vale a dire 20mila pasti al giorno. Sono aiuti che hanno ridato speranza a 42.449 persone sostenute da 303 strutture caritative tra Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale (13.284 assistiti attraverso 90 strutture).


I VOLONTARI
Nel 2022 il Banco alimentare del Friuli Venezia Giulia ha impegnato 108 volontari concentrati soprattutto a Pasian di Prato (in 56 sono impegnati dove si trovano sede e magazzino) e a Pordenone (48 le persone che si danno da fare con il programma Siticibo, che recupera cibo che andrebbe sprecato, come avviene con Old Wild West di Fiume Veneto, ad esempio, i gruppi Eight Srl, PFGroup e Sodexo). Possono contare su 150 sostenitori economici e 74 aziende donatrici di alimenti e beni. È curioso notare come la pandemia abbia inciso sulle donazioni. Oltre alla riduzione degli aiuti attraverso Agea, sono scese a 30 (-18 e -37% rispetto al 2021) le donazioni della grande distribuzione: la fine della pandemia, infatti, ha ridotto la quantità di eccedenze. Le buone condizione metereologiche, invece, hanno permesso di ottenere 72 tonnellate di prodotti ortofrutticoli (+17 tonnellate, +32% rispetto al 2021).


EMERGENZA UCRAINA


Anche la guerra in Ucraina - come spiega il presidente Paolo Olivo presentando il bilancio 2022 - ha impegnato il Banco alimentare. «Abbiamo cercato di sostenere diverse realtà che hanno chiesto aiuto per accogliere coloro che fuggivano - spiega - È nato così un sodalizio tramite il quale siamo riusciti a raggiungere queste persone e soddisfare, sebbene in parte, le loro richieste. Seppure nella drammaticità degli eventi, abbiamo ancora una volta riscontrato la grande disponibilità di molte persone che hanno offerto li loro aiuto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino