Liberati due preti sequestrati in Nigeria: tra loro anche il veneto Padre Luigi Brena

Liberati due preti rapiti in Nigeria: tra loro anche l'italiano Luigi Brena
Liberati due sacerdoti rapiti in Nigeria, tra loro anche un italiano. Luigi Brena, 64 anni, sequestrato domenica sera - ma non se n'era avuta notizia - è stato...

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Liberati due sacerdoti rapiti in Nigeria, tra loro anche un italiano. Luigi Brena, 64 anni, sequestrato domenica sera - ma non se n'era avuta notizia - è stato liberato insieme a padre Emmanuel Silas, della diocesi di Kafanchan, Kaduna, uno dei tre sacerdoti cattolici di cui si era appreso il sequestro negli ultimi giorni. La notizia della liberazione di padre Silas è stata data da 'Aiuto alla chiesa che soffre' su Twitter.

 

La stampa locale aggiunge che la polizia ha soccorso padre Luigi Brena, italiano, che è stato rapito presso Ogunwenyi, comunità di Usen nell'area del governo locale sud-ovest di Ovia, nello Stato di Edo. A proposito di padre Silas, in un tweet Aiuto alla Chiesa che soffre ringrazia «tutti per la vicinanza» e, aggiunge, «non smettiamo di sostenere con la preghiera i suoi confratelli ancora nelle mani dei rapitori!».

 

 

Il sequestro e la liberazione di padre Brena, secondo la stampa locale, sono stati invece confermati ieri dalla vice ufficiale delle pubbliche relazioni del comando di polizia di stato di Edo, Jennifer Iwegbu, secondo cui tre dei sospetti rapitori sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Prima del rapimento di Brena, uomini armati avevano rapito altri due sacerdoti cattolici intorno alle comunità di Ehor e Iruekpen lungo l'autostrada Benin-Auchi. I sacerdoti rapiti che devono ancora riconquistare la libertà sono padre Udo Peter della chiesa cattolica di San Patrizio, Uromi, e padre Philemon Oboh del centro di ritiro di St. Joseph, Ugboha nell'area del governo locale del sud-est di Esan (LGA) dello stato.  Per quanto riguarda il sequestro di Brena, la funzionaria di polizia ha spiegato che gli agenti assegnati alla divisione di Iguobazuwa sono stati avvisati dell'incidente domenica intorno alle 17:45 e hanno immediatamente seguito i sospetti rapitori fino al loro campo. La portavoce del comando ha detto che i sospetti hanno aperto il fuoco su di loro, dopodiché la polizia ha prontamente risposto. «La superiore potenza di fuoco degli agenti di polizia ha neutralizzato tre dei rapitori mentre il resto è fuggito nella foresta con vari gradi di ferite da arma da fuoco, abbandonando la loro vittima», ha detto. «La vittima è stata immediatamente portata d'urgenza all'Igbinedion Teaching Hospital, Okada, per cure mediche. Nel frattempo, è in corso un intenso pattugliamento della boscaglia con l'obiettivo di arrestare i sospetti rapitori ora in fuga». 

Il commento di Zaia

«Un episodio che avrebbe potuto avere un epilogo diverso, ben peggiore. E che si è invece concluso felicemente. Accolgo la notizia della liberazione di Padre Luigi Brena con grande gioia: l'impegno dei Padri Somaschi in Nigeria, a favore degli orfani e per la formazione, è fondamentale. Mi auguro che Padre Brena possa ristabilirsi al più presto e riprendere quanto prima la sua attività verso i più bisognosi, fondamentale per la comunità». Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia commenta la notizia secondo cui Padre Luigi Brena, il missionario 64enne veneto dei Padri Somaschi - oggetto di un tentativo di rapimento avvenuto domenica 3 luglio a Ogunwenyi, nell'area del governo locale sud-occidentale di Ovia, nello Stato di Edo nel sud della Nigeria - si sia liberato da solo. Picchiato e ferito con un coltello durante il tentativo di rapimento, a Padre Brena è stato tagliato metà di un orecchio. Ora è ricoverato in ospedale. I Padri Somaschi sono missionari in Nigeria da 17 anni. Padre Luigi Brena, è nella comunità del paese africano da una decina di anni, dopo essere stato nelle Filippine. (ANSA).

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Il Gazzettino