GIAVERA - Prestito d’onore e Preghiera dell’Alpino sdognata. Sono queste le principali novità emerse nella riunione di Giavera. «Abbiamo già avuto il permesso dal vescovo...
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La macchina organizzativa per l’adunata nazionale procede senza battute d’arresto. Ieri nella palestra di Giavera si è svolta la riunione dei 90 capigruppo, con la regia organizzativa e scenografica del consigliere responsabile del 13. raggruppamento Pietro Longo. Sul tavolo diversi argomenti: fanfare e cori, Protezione civile (Bruno Crosato), Centro studi (Antonio Zanatta), Coordinamento giovani (Enrico Priamo- Matteo Milan). Il capogruppo di Vedelago Giorgio Baggio ha acceso la miccia parlando del disagio per i «rapporti caldi» stando agli atteggiamenti di parroci e curie nel non concedere la lettura della Preghiera e nel vietare il cappello con la penna in chiesa. Ma, a questo punto, ecco la decisa, forte replica di Panno: «Un esempio, un caso, o anche due, non fanno statistica».
Il presidente ha aggiunto che «di certe polemiche si sono impossessati i politici, per i loro fini, ma le Penne Nere devono avere ben chiaro che in chiesa ci si toglie il cappello, che ogni parroco può fare quello che vuole; che prima di partecipare a una messa e di pensare alla lettura della Preghiera sarebbe buona cosa concordare per tempo col sacerdote».
Per il resto, il raduno dei capigruppo è filato liscio con interventi (del vicepresidente vicario Bassetto, di Bellucci, Milan, quindi di Scandiuzzi, Torresan, Furlanetto, Miglioranza, De Piccoli, Miotto, Cagnato), animati da senso critico, ma costruttivo, e da repliche altrettanto puntuali da parte di Panno. La cui relazione ha avuto il punto centrale (non poteva essere diversamente) nell'adunata nazionale 2017, per la quale sono impegnate anche le sezioni di Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto, primo esempio di fattiva collaborazione in tutta Italia. E per l'adunata, Panno ha lanciato l'idea di un "Prestito d'onore", che i gruppi potranno fare alla sezione per sostenere le spese organizzative iniziali con tanto di rimborso, nel caso venga richiesto.
Infine, il presidente ha sottolineato l'attività nelle scuole dove i ragazzi rispondono con entusiasmo a chi come gli alpini parla di storia e di educazione civica.(((lu Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino