Flavio Tosi: «Io candidato a presidente del Veneto? Prima aspettiamo di vedere se Zaia potrà ripresentarsi»

Flavio Tosi e Luca Zaia
VENEZIA - «Bisogna vedere se ci sarà un mandato aggiuntivo per i governatori: se così fosse, sarebbe credo Luca Zaia naturalmente ricandidato, ma sarà...

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VENEZIA - «Bisogna vedere se ci sarà un mandato aggiuntivo per i governatori: se così fosse, sarebbe credo Luca Zaia naturalmente ricandidato, ma sarà una decisione ponderata su tutta Italia dal tavolo nazionale e da chi governa oggi il Paese. Qualora non ci fosse un ulteriore mandato, lo stesso tavolo dovrà decidere gli equilibri complessivi e della Regione, e la mia candidatura potrebbe esserci ma anche no». Lo ha detto Flavio Tosi, coordinatore veneto di Forza Italia ed ex sindaco leghista di Verona, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se la campagna acquisti all'interno della Lega da parte di Forza Italia sia il primo atto per una sua possibile candidatura alla presidenza del Veneto nel 2025.

L'occasione è stata la presentazione nelle file azzurre dell'ex leghista Gianluca Forcolin, già vicepresidente della Regione Veneto e ora assessore a San Donà di Piave. «Ciò che dobbiamo sicuramente fare - ha aggiunto - è aumentare il consenso di Forza Italia in Veneto, c'è margine per farlo. È chiaro che più ti dimostri forte alle prossime elezioni - ha concluso il ragionamento sugli equilibri futuri - più è probabile che tu possa avere dei traguardi successivi. Così come in azienda ci si misura coi fatturati e con l'utile, nei partiti ci si misura coi numeri».

«Faccio un ragionamento sui principi, non volendo mettere il becco in casa d'altri: in tutti i partiti ci sono le cosiddette correnti, persone che ragionano su un progetto unitario magari con sfumature diverse. Quello che ho scelto io come modo di fare da sempre, è di dire se ci sono anche pensieri diversi, ci si confronta, ma nessuno butta fuori nessuno» ha aggiunto l'ex sindaco di Verona. «Per questo, Forza Italia con Tajani ha avviato la stagione dei congressi a vari livelli. Sbaglia, invece, chi fa l'altro percorso: se ci sono pensieri diversi, chi ha un pensiero diverso, lo elimino».

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Il Gazzettino