Kennedy ad alta tensione, assemblea negata: il rappresentante degli studenti denuncia la preside

Studenti al Kennedy
PORDENONE - Vento di tempesta all'istituto tecnico superiore Kennedy di Pordenone. Un muro contro muro tra la dirigenza, parte del personale scolastico, alcuni genitori e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - Vento di tempesta all'istituto tecnico superiore Kennedy di Pordenone. Un muro contro muro tra la dirigenza, parte del personale scolastico, alcuni genitori e studenti. Una situazione che non si era mai verificata nelle scuole pordenonesi. Ieri, 11 maggio, il rappresentante di istituto Nicola Calcinotto è andato in Questura a sporgere denuncia-querela contro la dirigente scolastica Laura Borin per le parole usate nei suoi confronti. Lo studente si è sentito minacciato e in pericolo, tanto da rivolgersi alle forze dell'ordine. Secondo quanto riportato nella denuncia, la dirigente gli avrebbe rivolto parole taglienti: «L'hai finita di parlare così di me? Prima di parlare di me sciacquati la bocca, va bene? Perché adesso divento cattiva e ti assicuro che se divento cattiva io, non ce n'è più per nessuno. Vai pure a dire che ti ho minacciato, vai, continua». Che cosa abbia provocato la reazione, sempre secondo quanto raccontato dal ragazzo, sarebbe stata una richiesta di incontro (negato) per chiarire il "no" all'organizzazione di un'assemblea di istituto.

L'ASSEMBLEA
La dirigente scolastica, contattata dal Gazzettino, non ha inteso rilasciare dichiarazioni. Da un lato vi sono gli aspetti formali, dall'altro la sostanza. L'assemblea di istituto richiesta ad aprile in via informale, in attesa della convocazione della preside, prevedeva l'intervento di un'esperta esterna dell'Ado per parlare dei disturbi alimentari. Una studentessa voleva intervenire per far comprendere ai compagni i risvolti di chi soffre di anoressia e bulimia. L'assemblea si doveva tenere l'8 maggio, ma da inizio aprile i rappresentanti di istituto non avevano avuto riscontri dalla dirigente, perciò hanno deciso di far protocollare ufficialmente la richiesta il 27 aprile. I tempi sono stretti e la dirigente ha dato il diniego perché è necessario il via libera del Consiglio di istituto quando professionisti esterni intervengono a scuola. Così il rappresentante degli studenti ha chiesto di svolgere la riunione senza l'esperto.

LO STUDENTE


«Avverso tale diniego - fa sapere Calcinotto - facevo presente alla dirigente che se ci avesse ricevuto quando le era stato richiesto e mi fosse stata data udienza come assicuratomi verbalmente, i tempi ci sarebbero stati». A seguito di questa affermazione la dirigente, secondo quanto ha raccontato il rappresentante di istituto, l'avrebbe minacciato. Per diversi motivi si trovavano nell'ufficio della dirigente altre sei persone e se la querela farà tutto l'iter, l'autorità giudiziaria dovrà accertare la veridicità del racconto del ragazzo che si appresta a sostenere l'esame di maturità per poi accedere ad un percorso di laurea di eccellenza a numero chiuso "digital management" dell'H-Farm in collaborazione con la Ca' Foscari. Ha già superato la prova d'ingresso. «Si è creato un vero e proprio muro con la dirigente Borin - ha evidenziato Calcinotto - alcuni progetti della scuola sono "saltati", erano ottimi esempi educativi come la donazione del sangue con gli esperti Avis. Penso che a causa di questo attrito tra le componenti scolastiche e la dirigente, il Kennedy abbia perso delle classi, mentre il "Pertini" le ha incrementate. Anche il Consiglio di istituto non si è svolto nei locali del Kennedy ma alla Casa dello Studente, non era mai accaduto prima d'ora. Non c'è più alcun dialogo». L'ultima richiesta riguarda la convocazione del Comitato studentesco, una riunione con circa 140 rappresentanti di classe per discutere della situazione rovente al Kennedy.

       Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino