MOGLIANO - Martedì alla fine il presepe ha fatto il suo ingresso nella scuola primaria Marco Polo di Mogliano. Ma non sono stati il presidente del quartiere e neppure...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA DECISIONE
Quindi ecco il presepe, arrivato a scuola per iniziativa della stessa dirigente in aperta polemica con l'assessore alle tradizioni Enrico Maria Pavan e con le «indubbie ed evitabili strumentalizzazioni», sottolineate anche dalle famiglie, che hanno fatto quadrato intorno alla scuola e alle maestre. Ma l'assessore Pavan esulta comunque e diffonde un comunicato in cui dice: «Apprendo con grande gioia che la preside oggi abbia allestito il presepe all'interno della scuola Marco Polo di Zerman. Sono contento che la professionalità delle maestre e della preside di un eccellente scuola moglianese abbia potuto mettere fine si malumori che l'iniziale scelta aveva creato». E poi fa i migliori auguri di un «Natale con il Presepe per preservare le tradizioni che esso implica». Commenta anche il sindaco Davide Bortolato, che ieri aveva invitato le famiglie e le maestre a fare «un passo avanti» verso la risoluzione della polemica e ad accogliere nel plesso il presepe: «Ho fatto le scuole a Zerman e il presepe si è sempre fatto. Quando è stata presa la decisione io stesso ho ricevuto telefonate dal quartiere e da genitori dispiaciuti, per cui credo che l'assessore Pavan abbia fatto bene a difendere la tradizione».
I GENITORI
Le famiglie però avevano preso posizione contro le ingerenze del Comune con un chiaro comunicato d'appoggio all'operato di docenti e dirigente: «No alle strumentalizzazioni. Noi stiamo dalla parte delle maestre. In un clima di armonia e sereno confronto si è unanimi nel comprendere e appoggiare una scelta neutra, non arbitraria e soprattutto non derivante da alcuna posizione religiosa e politica. È stato montato un caso mediatico con una bieca strumentalizzazione e offese mai giustificate in una società civile» hanno voluto sottolineare i genitori. Non che il presepe mancasse comunque nella frazione: le scuole dell'infanzia ne hanno allestito uno enorme all'aperto. Ora c'è anche quello interno alle Marco Polo. La vicenda, i suoi risvolti e l'attenzione mediatica - dal post di Matteo Salvini all'arrivo della troupe Mediaset - hanno secondo la preside avuto ripercussioni pesanti sulla serenità dei bambini. «Una polemica davvero inutile - aveva commentato l'ex vicesindaco Daniele Ceschin - fatta, per di più, in un plesso in cui fatichiamo e non poco a far partire le prime classi e che rischia di essere danneggiato da tutto questo can-can. L'assessore si è permesso una pesante ingerenza. Il sindaco dovrebbe riconsiderare il suo ruolo» conclude.
LA CURIA
Che il presepe non sia un pretesto divisivo ma un simbolo vero di spirito cristiano è anche l'augurio del vescovo Michele Tomasi: «Auguro a chi fa il presepio di poterlo fare nello spirito dell'incontro con l'umanità, con i piccoli e i poveri. Il Papa parla di un invito a toccare la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione, parla di un appello a incontrarlo e a servirlo nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi. A me dispiace quando questo segno profondo della mia fede non viene accolto, ma bisogna accettare le scelte degli altri. A chi non fa il presepe conclude il vescovo - auguro di poter comunque incontrare l'umanità e di mettersi al servizio delle persone che eventualmente ci sono affidate, nei diversi compiti e ruoli che ciascuno vive».
Elena Filini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino