MOGLIANO «Perché bisogna sempre informarsi prima di parlare, soprattutto se si ricopre un ruolo istituzionale». Dopo la notizia del veto di allestire il presepe...
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PRESE DI POSIZIONE Dopo le accuse mosse dall'assessore alle tradizioni Enrico Maria Pavan - e a cascata da parte di altri esponenti della Lega provinciale e regionale - sulla scelta della scuola aveva tuonato nei giorni scorsi persino Matteo Salvini. Con tanto di post che aveva fatto capolino sulla homepage del leader della Lega, mettendo in guardia la scuola: «È davvero assurdo. Andrò di persona a visitare questa scuola». La risposta della elementare non si è fatta attendere: «La dirigente scolastica non ha in alcun modo vietato agli insegnanti di alcuno degli otto plessi scolastici dell'istituto l'allestimento del presepe». A dare carta bianca è prima di tutto l'autonomia scolastica: «La scelta delle docenti si basa su valutazioni di ordine esclusivamente didattico, prive di ogni connotazione ideologica o confessionale mette in chiaro la dirigente - non esiste all'interno del plesso nessun progetto specifico di inclusione sociale. E non è presente alcun alunno straniero. Nessuna comunicazione ufficiale è stata fatta ai genitori poiché tale decisione spetta esclusivamente alle insegnanti del plesso che unanimemente - compresa l'insegnante di religione cattolica - hanno realizzato una scelta consapevole».
LO SCONTRO Ma le polemiche non si fermano: risponde l'assessore Enrico Maria Pavan che ora risponde: «Apprendo con tristezza dal comunicato della preside che è stata proprio una scelta didattica quella di non allestire il presepe a scuola. Paradossale come anche il Miur del Veneto sottolinei l'importanza didattica del presepe». Nel rinnovato botta e risposta con la scuola Pavan chiama in causa pure Papa Francesco, che ha invitato a mantenere viva la tradizione del presepe. E conclude: «Sono sicuro che la comunità moglianese in accordo con il presidente di frazione Cillotto e i cittadini si attiveranno fin da subito per donare il presepe alla scuola Marco Polo per mettere fine a tutta questa diatriba».
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Il Gazzettino