TREVISO - Oltre 400 figuranti e decine di volontari di 17 associazioni no profit distribuiti su 95 ettari di terreno tra i parchi di sant'Artemio e della Storga a Treviso:...
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La sfida è stata lanciata ieri nella sede della Provincia da Mirella Tuzzato, fondatrice con Rete Veneta del Fondo veneti schiacciati dalla crisi: 3.500 persone di 35 nazionalità aiutate l'anno scorso e 7.500 quest'anno con 25 mila capi di vestiario e 13 mila pacchi spesa a cui si aggiungono gli assegni versati alle famiglie in gravi difficoltà economiche per pagare bollette, riscaldamento, tasse scolastiche. Il presepe da record è nato per questo: raccogliere fondi e sensibilizzare l'opinione pubblica.
La gente ha risposto accorrendo da tutto il Triveneto ieri dalle 10 alle 18 nel grande parco alle porte della città. Hanno sopportato il freddo pungente per contribuire all'impresa ammirando esibizioni di cori, spettacoli folcloristici, rappresentazioni di antichi mestieri in 50 casette di legno costruite rigorosamente a mano, perché così vuole la società londinese a cui nei prossimi giorni verrà spedito l'incartamento curato da Mario Bonora e Alessandro Scala: mappe, planimetrie, foto aeree che testimonieranno la maestosità del presepe.
In linea con la multiculturalità dell'associazione, la Sacra Natività ha visto alternasi nella stalla otto Madonne di nazionalità italiana, albanese, marocchina, romena, nigeriana. I più applauditi dai bambini però sono stati il bue e l'asinello (in realtà due lei, Rossella e Bertilla) nonché le 500 pecore del pastore Luca Pontello. Si sono fermate per contribuire al guinness durante il percorso dai monti al mare: 1500 chilometri per giungere le terre jesolane.
Molti i sostenitori del progetto, dalla Provincia e dal Comune di Treviso (che ha messo a disposizione un trenino) agli sponsor privati, ai tanti cittadini che hanno voluto esserci come l'artigiano che sta perdendo la vista ma è riuscito ad ultimare una spettacolare arca di Noè in legno, donata a Mirella Tuzzato, che la metterà all'asta per raccogliere fondi. Perché le persone da aiutare sono tantissime e a loro è riservato il ricavato della manifestazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino