Padova. Finì ai domiciliari in Psichiatria per aver rubato la pistola a un carabiniere: 32enne evade, ora è in carcere

Il 32enne ha eluso la sorveglianza, riuscendo a fuggire. È stato dato l’allarme ed è scattata la “caccia” all’uomo

Il luogo dell'incidente in via Sorio
PADOVA - Un padovano di 32 anni era finito agli arresti domiciliari nel reparto di Psichiatria, dopo avere rapinato un carabiniere della sua pistola e avere esploso un colpo. Ma...

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PADOVA - Un padovano di 32 anni era finito agli arresti domiciliari nel reparto di Psichiatria, dopo avere rapinato un carabiniere della sua pistola e avere esploso un colpo. Ma nei giorni scorsi il giovane è riuscito a evadere dall’ospedale. Abile, il ragazzo ha eluso la sorveglianza e si è allontanato. Poco dopo è stato dato l’allarme ed è scattata la “caccia” all’uomo. Trovato, il 32enne è stato arrestato per il reato di evasione e adesso si trova ristretto in una cella della casa circondariale Due Palazzi. Il giovane da anni dipendente da alcol e droga, nelle prossime settimane verrà trasferito in un Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) dove potrà anche seguire un iter terapeutico.

La vicenda

Era domenica 26 marzo, intorno alle 18, quando un automobilista in transito su via Goito ha chiamato il 112 dopo avere notato una coppia litigare animosamente. Erano il 32enne e una sua coetanea. Lui, piuttosto minaccioso nei confronti della ragazza, in più di una occasione si è lanciato in mezzo alla strada rischiando di essere investito. I due giovani, durante l’acceso diverbio tra spinte e urli, si sono spostati anche lungo il canale. Quando la pattuglia dei carabinieri è intervenuta in via Goito dall’auto, in tutta fretta, sono scesi due militari e si sono messi a correre in direzione dell’argine per raggiungere il trentaduenne. Ma il loro intervento è stato ostacolato da un incidente stradale, avvenuto alcuni metri più avanti. Due auto si sono tamponate e i carabinieri sono stati costretti a intervenire per sincerarsi che non ci fossero feriti. Ed è in questo momento che il giovane è entrato in azione: si è scagliato contro un militare e con la forza gli ha strappato dalla fondina la pistola d’ordinanza. Una situazione di massima allerta, tanto che la centrale operativa del 112 ha spedito altre pattuglie in via Goito. Ma i rinforzi non sono riusciti a intervenire, prima che il giovane premesse il grilletto. Arma in pugno, ha esploso un colpo in direzione del canale. Il proiettile, per pura fortuna, non ha colpito nessun passante.

L'arresto

I militari, per evitare il peggio, lo hanno circondato per provare a immobilizzarlo. Ma il trentaduenne, in preda alla rabbia, ha proseguito nell’opporre resistenza, così il carabiniere a cui aveva sfilato la Beretta ha estratto la pistola elettrica riuscendo a colpirlo con una scarica a basso voltaggio. Il giovane, vicino alla sponda, è finito nelle acque del Piovego. È stato trascinato a riva e ammanettato. Il pubblico ministero Giorgio Falcone, lo ha accusato dei reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

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Il Gazzettino