Angelo, il pittore edile che vince premi con i segugi Baldo e Bianca

Angelo Vidotto e i suoi segugi
PONTE DI PIAVE (TREVISO) - Baldo e Bianca sono una straordinaria coppia di segugi italiani a pelo raso che sta facendo incetta di premi nei concorsi riservati a questo tipo...

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PONTE DI PIAVE (TREVISO) - Baldo e Bianca sono una straordinaria coppia di segugi italiani a pelo raso che sta facendo incetta di premi nei concorsi riservati a questo tipo di animali. Si tratta di concorsi di seguita alla lepre in cui il segugio ha un tempo massimo per rilevare una traccia e un altro per raggiungere la lepre. E proprio Baldo e Bianca stanno ottenendo diversi riconoscimenti. Sono di proprietà di Angelo Vidotto, di Ponte di Piave. Dopo la significativa vittoria ottenuta nel 2019 in un'importante manifestazione a San Stino di Livenza, alla presenza dei migliori segugi della zona, quest'anno ha conseguito il primo posto alla prova di seguita alla lepre che si è disputata a San Martino di Venezze in provincia di Rovigo e a quella di Conselve, vicino a Padova. La prima settimana di febbraio Vidotto, con i suoi fedelissimi due segugi, si è aggiudicato a Maser anche il prestigioso trofeo messo in palio dalla famiglia Panizzon. 

PIÙ DI UN HOBBY
Risultati che, a conti fatti, confermano la straordinarietà di questa coppia di circa tre anni e mezzo di vita. Si tratta di una passione antica, non certo di un lavoro per Angelo Vidotto. Di professione non è cacciatore. «Faccio il pittore edile e nei weekend e nel tempo libero coltivo questo che ormai è ben più di un hobby». Come nasce questo interesse? «Fin da piccolo amavo stare nella natura, girare con i cani. Conoscevo tanti amici cacciatori che mi hanno un po' trasmesso questa sensibilità. Con gli anni non è svanita, anzi è cresciuta perché i segugi sono cani che danno molta soddisfazione ma che devono essere seguiti in diverse fasi della loro crescita. È necessario imporre loro l'addestramento venatorio fin dai primi mesi: si esprimono bene sia da soli che in coppia, oppure in mute di non grande dimensione». 
L'ADDESTRAMENTO

Come vengono organizzate le cosiddette prove di seguita? «Nel periodo in cui non c'è la caccia, sono in programma questi appuntamenti in cui i cani, di fatto, vengono allenati. Il segugio, robusto e instancabile, ha solo l'indole di cacciare. C'è una tempistica di circa 45 minuti durante il quale il cane deve fiutare la traccia della lepre. E poi un altro periodo di tempo in cui deve arrivare alla preda. Ci sono dei giudici con dei punteggi certificati». Quanti cani alleva? «Oltre a Baldo e Bianca ne ho altri, diciamo un totale di sei o sette. Proprio perché questo tipo di animale può cacciare anche in piccole mute. In più, di tanto in tanto, seguo anche le cucciolate. Una vera e propria passione».
Gianandrea Rorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino