Al via i lavori ​nella villa del cuore di Ipplis

Al via i lavori nella villa del cuore di Ipplis
PREMARIACCO - La villa del cuore di Ipplis, incoronata dal Fai nel 2014 al primo posto fra i luoghi speciali della regione (e al secondo nazionale nella classifica Expo 2015)...

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PREMARIACCO - La villa del cuore di Ipplis, incoronata dal Fai nel 2014 al primo posto fra i luoghi speciali della regione (e al secondo nazionale nella classifica Expo 2015) grazie a 9.181 segnalazioni, sta cadendo a pezzi. Ma, finalmente, qualcosa si muove, anche se, come nota lo stesso sindaco di Premariacco Roberto Trentin, è una goccia nel mare. Dopo i ripetuti crolli che hanno interessato la villa veneta, vincolata dalle Belle arti e di proprietà del Municipio cividalese dopo un lascito testamentario (al centro di un contenzioso fra l'ente e gli eredi), Cristina Moschioni del comitato Ipplis da ritrovare tira un sospiro di sollievo: «Finalmente il cantiere è aperto e sono iniziati i lavori nella villa Cernazai Pontoni». L'importo, a quanto si legge sul cartello di cantiere, sarebbe di 75mila euro per il progetto e 34mila di oneri per la sicurezza. Il risultato dei fondi stanziati a dicembre 2017 dalla Regione (grazie ad un emendamento dell'allora consigliere Roberto Novelli) con la legge di bilancio 2018: «100mila euro - ricorda Moschioni - messi a disposizione del Comune di Cividale, che ha provveduto al progetto e a tutte le procedure». Moschioni si augura «che i lavori siano eseguiti bene, con il cuore». Il comitato che dal 2013 si batte per strappare la villa «ad un destino di incuria e abbandono» testimonia «tutta la sua soddisfazione» per il cantiere al debutto, pur nella consapevolezza che «sono solo le prime opere urgenti, ma confidiamo che questo avvio possa essere un avvio a tute le istituzioni a comporre un ampio progetto di utilizzo» della villa. Il gruppo di cittadini spera molto nei 600mila euro stanziati a febbraio 2018 dal ministero (che, però, non sono materialmente nelle casse del Comune e «neppure sufficienti»), ma comunque rappresentano «un altro tassello per il traguardo da raggiungere». Come non sfugge a Moschioni, però, nella vicenda gioca un ruolo tutt'altro che secondario il contenzioso ventennale con gli eredi che, «dopo tre sentenze della Corte d'appello di Trieste e due passaggi in Corte di Cassazione», «hanno ritenuto di ricorrere nuovamente alla Cassazione dopo l'ultima sentenza della Corte d'Appello di dicembre 2018 che ha nuovamente riconosciuto la proprietà della villa al Comune di Cividale».

IL SINDACO«Questi lavori, previsti da Cividale grazie ai fondi regionali - spiega Trentin- serviranno alla messa in sicurezza e alla pulizia del sito, per evitare nuovi crolli. Dovevano arrivare anche i 600mila euro stanziati dall'allora governo Gentiloni, ma quei fondi li ha ancora il ministero dei Beni culturali. Per ora, quindi, ci sono solo i 100mila euro lordi della Regione. Questo cantiere rappresenta comunque un primo passo». Trentin, però, non si nasconde che il traguardo non pare vicinissimo. E dire che «il Comune di Cividale era disponibile ad un accordo con Premariacco. Con il sindaco, avevamo discusso della possibilità di acquisire la villa, per esempio in comodato d'uso, per valorizzare il nostro territorio. Poi, però mi è giunta notizia che gli eredi hanno fatto ricorso in Cassazione e l'iter si è nuovamente bloccato. Come minimo ci vorranno altri tre anni di dibattimento e di attesa», ipotizza Trentin. E intanto la villa cede, un pezzo alla volta.
Cdm
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Il Gazzettino