Una badante è stata condannata per l'utilizzo indebito del bancomat di un anziano di Fontanafredda. La donna, tra il 2016 e il 2017, ha usato la tessera per spese...
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La badante era difesa dall'avvocato Elisa Palù, che non ha mancato di ricordare che era stato l'anziano ad autorizzare l'uso del bancomat, in comune accordo con i figli, consapevoli che il padre non era in grado di destreggiarsi con il bancomat. La donna utilizzava la tessera anche per spese personali. «Avevo un quaderno in cui erano documentate tutte le spese - aveva spiegato al processo - quando percepivo lo stipendio restituivo i soldi». Ad accorgersi delle movimentazioni di denaro ingiustificate erano stati i figli dell'anziano. La badante fu licenziata con un credito di due mensilità. Il registro in cui annotava le spese? «È rimasto nella casa dell'anziano - aveva riferito al giudice - e non sono più riuscita a recuperarlo». La Dragoi si era giustificata sostenendo che si era trovata in un periodo di difficoltà e l'anziano l'aveva autorizzava a utilizzare il suo bancomat. «Purtroppo - ha rimarcato l'avvocato Palù nella sua requisitoria - manca l'audizione dell'anziano, l'unica persona che avrebbe potuto fa chiarezza su questa vicenda». La famiglia della parte offesa non si è costituita parte civile.
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Il Gazzettino