Rissa per la coda alle Poste, chi prenota con la App passa davanti a lui e all'anziana madre: lite e spintoni fra clienti

Rissa per la coda alle Poste, chi prenota con la App gli passa davanti e lui non riesce a pagare la multa in tempo per avere lo sconto
MESTRE - È dovuta intervenire una Volante della Polizia per sedare la lite finita a spintoni scoppiata ieri mattina nell'ufficio postale di viale San Marco a causa...

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MESTRE - È dovuta intervenire una Volante della Polizia per sedare la lite finita a spintoni scoppiata ieri mattina nell'ufficio postale di viale San Marco a causa delle escandescenze tra due utenti in coda, di cui uno invalido al 100% che da tre giorni tentava inutilmente di presentarsi allo sportello prima dell'orario di chiusura per pagare una multa intestata all'automobile della madre 80enne, senza che la donna avesse effettuato la prenotazione via App, necessaria per effettuare il pagamento evitando la coda. Il fatto è avvenuto in tarda mattinata quando P.B. 50 anni di Mestre, si è presentato alle Poste insieme con la anziana madre trovando davanti a sé una decina di utenti in coda. Il nervosismo per l'attesa è salito quando i due si sono visti scavalcare da altri utenti che reclamavano la precedenza per aver prenotato lo sportello via App. Tra questi si è presentato un uomo che, secondo quanto riferito dallo stesso P.B., avrebbe aggredito il 50enne e la madre, che per difendersi avrebbero provocato la sua caduta a terra, prima che gli agenti intervenuti ponessero fine al diverbio, circostanza che dovrà probabilmente essere accertata da un giudice dal momento che entrambi gli utenti hanno annunciato l'intenzione di sporgere querela per quanto accaduto.


Ma oltre alla lite, a mandare su tutte le furie P.B. è stata la circostanza di dover pagare 102 euro di multa invece di 70, non potendo più usufruire dello sconto del 30% sulla sanzione amministrativa, previsto se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica del verbale. «Mia madre è anziana e un mese fa mi hanno asportato parte del fegato, la milza, la cistifellea e 20 centimetri di intestino, ho un'invalidità al 100%, una sacca per la stomia e duecento punti sulla pancia eppure mi è stato detto che dovevo aspettare che passassero prima quelli che usano la App di prenotazione si sfoga P.B. È una vergogna, in un servizio pubblico non si possono discriminare gli anziani e i disabili solo perché non sono in grado di scaricare una App». Dispiaciuta per l'accaduto, sulla vicenda è intervenuta la direzione di Poste Italiane di Venezia, precisando che tra il personale della sede di viale San Marco nessuno ha notato la presenza di P.B. e della madre e che all'interno di tutti gli uffici postali è prevista la precedenza agli sportelli per le persone disabili o con difficoltà di deambulazione, indipendentemente dall'utilizzo della App, circostanza evidentemente ignorata dagli stessi utenti protagonisti del diverbio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino