Occhio alle truffe: ecco il vademecum delle Poste per difendersi dai raggiri

Occhio alle truffe: ecco il vademecum delle Poste per difendersi dai raggiri
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VENEZIA (a.spe.) I nostri consigli, la tua attenzione. Un vero scudo contro le truffe. È il titolo del vademecum che Poste italiane distribuiscono in 113 uffici postali di tutta la provincia, per prevenire raggiri e spiacevoli sorprese. Un rischio sempre presente non solo quando si ritirano i contanti allo sportello, ma anche quando si opera con il proprio conto on-line attraverso un computer o uno smartphone. Per le operazioni in internet viene spiegato cos'è il phishing, cioè il tentativo di carpire i dati di accesso degli utenti attraverso messaggi di posta elettronica e siti contraffatti e viene suggerito di non aprire email il cui mittente sembra Poste italiane che possono avere un contenuto accattivante che spinge il cliente a cliccare sul link o scaricare gli allegati, così come di evitare d'inserire l'userid, la password, informazioni personali e codici conti dispositivi su siti raggiunti cliccando link presenti in una email perché spesso nascondono un tentativo di frode soprattutto se chiedono codici personali. Spiegano dalla società: «Poste italiane non richiede mai i dati riservati delle carte di pagamento e non manda mai email con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti o su addebiti inaspettati». 




Quanto alle operazioni finanziarie tradizionali il consiglio è di stare in guardia da persone che si avvicinino all'uscita dell'ufficio postale chiedendo di controllare la validità delle banconote o proponendo investimenti finanziari perché si tratterebbe certamente di truffatori non essendoci dipendenti di Poste italiane a ciò autorizzati, mentre per chi ritira denaro è sempre opportuno custodire il Pin separato dalla carta e fare attenzione a non essere osservato durante le operazioni di prelievo. «L'iniziativa proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo tutti i 12.800 uffici italiani. Ha l'obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione di fenomeni di microcriminalità», sottolineano dalla società. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino