Al Ca' Foncello di Treviso la prima positività bellunese: è un medico

E' un medico il bellunese positivo al coronavirus
 BELLUNO - Coronavirus nel Bellunese. Non ha alcun sintomo ma l’esito del tampone a cui è stato sottoposto non ha lasciato dubbi: è positivo al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
 BELLUNO - Coronavirus nel Bellunese. Non ha alcun sintomo ma l’esito del tampone a cui è stato sottoposto non ha lasciato dubbi: è positivo al coronavirus. Il medico di geriatria, che ha lavorato nel reparto del Cà Foncello di Treviso in cui martedì sera è morta la 76enne Luciana Mangiò, è il primo bellunese ad aver contratto il virus. Per lui, vista l’assenza di sintomi, è stato disposto l’isolamento domiciliare nella sua abitazione.


UN PASSO INDIETRO
L’incubo è iniziato martedì con il decesso della paziente ricoverata a Treviso da tre settimane. Da tempo la pensionata era costretta a convivere con gravi patologie, a cominciare da un grave scompenso cardiaco. Poche ore prima che il suo cuore smettesse di battere è risultata positiva al coronavirus: il primo caso, immediatamente fatale, registrato nel trevigiano. Da quel momento il reparto è stato bloccato. Sono stati disposti i controlli per evidenziare eventuali contagi. E ieri sono emerse dodici positività: la badante e un vicino di casa della signora, più altre undici tra il personale che negli ultimi giorni aveva lavorato in Geriatria, cinque medici, tra i quali il bellunese, due infermieri e quattro operatori sanitari. Il dottore, residente nel Bellunese ma con domicilio nella Marca, non ha evidenziato particolari problemi. Per lui è dunque bastata, come per la maggior parte dei pazienti risultati positivi ma asintomatici, la consegna di rimanere in isolamento domiciliare per due settimane.

REPARTO CHIUSO

Il reparto trevigiano, intanto, è stato chiuso. Non si può uscire né entrare, fatta eccezione per il personale specializzato, espressamente autorizzato. «Stiamo lavorando senza accogliere nuovi pazienti e senza fare dimissioni – spiega il primario – escludiamo fin da questo momento un’errata gestione della paziente di 76 anni. Quando è entrata la sua cartella clinica parlava chiaro, indirizzando verso determinate patologie. Poi la situazione è precipitata». I pazienti ancora ricoverati nella Geriatria di Treviso verranno via via dimessi, quando saranno escluse complicanze. Poi l’unità verrà chiusa e sanificata. L’operazione potrebbe durare un paio di settimane. Nel frattempo l’ospedale di Treviso si sta organizzando per mettere in piedi un reparto temporaneo di Geriatria sfruttando altri spazi presenti all’interno della struttura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino