Portogruaro. Agricoltura in ginocchio, perso l'80% della semina nei campi. Coldiretti: «In un giorno 38 tempeste d'acqua»

PORTOGRUARO (VENEZIA) - Perso fino all'80% dei seminativi. Danni ingenti alle colture nell'area del Portogruarese per arrivare fino a Stretti, nel Comune di Eraclea....

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PORTOGRUARO (VENEZIA) - Perso fino all'80% dei seminativi. Danni ingenti alle colture nell'area del Portogruarese per arrivare fino a Stretti, nel Comune di Eraclea. L'ondata di maltempo della scorsa notte ha provocato seri danni anche alle coltivazioni. A causare i danni maggiori è stata la grandine che si è abbattuta con violenza, spinta dal forte vento. Danneggiamenti consistenti anche alle serre. A Fossalta di Portogruaro un'azienda è stata messa in ginocchio vedendosi distrutte le strutture da poco rinnovate. Molto colpiti anche i vigneti dove, in questo caso, i danni più grandi sono stati causati dal forte vento, che ha letteralmente strappato via foglie e grappoli. Danni anche nelle frazione di Levada e Summaga di Portogruaro. «Sono bastati pochi minuti non più di 15 racconta Andrea Pegoraro presidente di Coldiretti Portogruaro - per rovinare colture e vigneti in alcuni casi irrimediabilmente. Ad essere colpito è stato in particolare il mais in cui vento e grandine hanno provocato danni non solo fogliari ma la rottura del pennacchio, compromettendo il raccolto; anche soia e altre colture sono state colpite ma non gravemente come per i vigneti in alcuni casi completamente distrutti. Assistiamo in questi anni a degli eventi di maltempo sempre più spaventosi e violenti capaci di distruggere tutto in brevissimo tempo». Per la perdita delle colture, infatti, i gli agricoltori dovranno rivolgersi alle eventuali assicurazioni.

38 TEMPESTE D'ACQUA

Secondo Coldiretti nelle Regioni del nord Italia si sono abbattuti in un solo giorno ben 38 tempeste di acqua, vento, pioggia e grandine che hanno colpito città e campagne, da ovest a est della Penisola. E' quanto emerge dall'analisi su dati Eswd (European sever weather database) in riferimento agli eventi estremi che hanno segnato il settentrione mentre nel resto d'Italia è allerta per le ondate di calore. Una anomalia climatica che ha creato molti danni all'agricoltura dove il maltempo ha colpito campi di grano, piante da frutta e ortaggi ma provocato anche frane e smottamenti nell'ultima settimana. «La grandine sottolinea la Coldiretti è la più dannosa in questa stagione per le perdite irreversibili che provoca. Si tratta di un evento climatico avverso sempre più frequente ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che è aumentata negli ultimi anni con la caduta di blocchi di ghiaccio più grandi di una palla da tennis con danni che lo scorso anno hanno superato il mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate». Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha spiegato che il nubifragio, e le forti raffiche di vento, arrivate fino a 90 km orari, ha causato un'interruzione elettrica e la fermata di diversi impianti idrovori, con danni anche alle coperture.

GRUPPI ELETTROGENI

Tutti gli impianti hanno ripreso la normale funzionalità, ad eccezione degli impianti Palù Nuovo e Lison 1 in comune di Portogruaro, operativi grazie ai gruppi elettrogeni del Consorzio. Anche nella sede di Portogruaro si sono registrati ingenti danni, oltre alla caduta di diversi alberi è stato divelto il ponte radio che gestisce il telecontrollo di tutti i 93 impianti idrovori. La rete idraulica minore non ha riportato problemi, in quanto si sono registrate cumulate totali di pioggia contenute tra 20 e 40 millimetri, quasi nulle invece verso la costa e nel territorio fra Piave e Livenza. La squadra di reperibilità è entrata in servizio alle 2 di notte con tutto il personale per ispezionare le idrovore e il territorio, avviando dove necessario i gruppi elettrogeni e prestando ausilio ai vigili del fuoco con la rimozione di alberi e ostacoli lungo la Statale 14.

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Il Gazzettino