OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORTOGRUARO - Bilal come Ahmet: morti dopo pochi mesi di vita. Bilal aveva 18 mesi, Ahmet 7 e nella loro breve vita non si sono mai conosciuti ma hanno avuto le stesse conseguenze. Entrambi del nucleo familiare dei Kurtesi di Mazzolada di Portogruaro, i due neonati non hanno avuto la possibilità di assaporare la vita. Se ne sono andati troppo presto, in circostanze su cui si è mossa la Procura.
MALORE NEL SONNO
Era il 6 novembre del 2016 quando Ahmet Kurtesi si è spento nell'ospedale di San Donà. Era stato ricoverato dopo un malore che, a detta dei familiari, aveva avuto mentre stava dormendo in culla in quella stessa casa di via Loredan in cui sarebbe dovuto crescere e che invece ha segnato il destino anche del fratellino Bilal. Pochi giorni prima gli era stato somministrato un antibiotico a quanto pare "per la tosse", così come aveva ribadito la famiglia. Davanti all'ipotesi di una morte bianca gli stessi parenti erano però dubbiosi.
«Il bambino stava bene - spiegarono - aveva soltanto un po' di tosse.
Un antibiotico a quanto pare che però non sarebbe stato all'origine del decesso. «Il pediatra non c'entra nulla - avevano sostenuto i Kurtesi - è un bravo professionista, in tanti anni che ci rivolgiamo al medico non abbiamo mai avuto problemi».
Le indagini chiarirono che l' origine del decesso fu una causa naturale. A distanza di 7 anni la famiglia si ritrova ad affrontare un'altra tragedia. Sarà ancora una volta la Procura a fare piena chiarezza sulla morte questa volta di Bilal. Un evento tragico dovuto a quanto pare ad un incidente su cui però ci sono forti dubbi degli investigatori.
Il racconto dei Kurtesi infatti non convince questa volta i carabinieri. Di certo non si tratta di omicidio, ma le circostanze lasciano molte incertezze e con loro anche l'inevitabile dolore per chi ha amato Bilal e Ahmet. Neonati che non hanno avuto la fortuna di molti altri bambini, con una tragica fatalità che la famiglia si ritrova a vivere a distanza di pochi anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino