Il Tar boccia il ricorso sul Lido: il porto non si cambia

Il Tar boccia il ricorso sul Lido: il porto non si cambia
VENEZIA - Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dall'Autorità Portuale di Venezia - oggi Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico...

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VENEZIA - Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso presentato dall'Autorità Portuale di Venezia - oggi Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - nei confronti di Duferco Sviluppo Srl, Duferco Engineering Spa e Dp Consulting Srl, che sosteneva la carenza di legittimità per l'avvio della "Via al progetto «Venis Cruise 2.0» per un Terminal Crociere alla Bocca di Lido".


Lo rende noto oggi la stessa Authority, precisando però che «considerato che il parere Via si esprime su questioni esclusivamente ambientali ma non sull'idoneità tecnico-funzionale portuale del progetto, ritiene di non modificare la strategia relativa al settore crocieristico, non derivando dalla pronuncia del Tar alcun obbligo giuridico in capo all'Autorità».


L'Autorità di Sistema Portuale, precisa infatti la nota, «è l'unico soggetto competente ex lege in materia di pianificazione all'interno dell'ambito portuale, e in quanto tale deputato a valutare la pubblica utilità dell'opera proposta da Duferco». Il parere positivo di compatibilità ambientale del progetto Duferco, sempre secondo l'Autorità di sistema «non impedisce ad altri soggetti di presentare altre proposte. A partire dalla proposta fatta propria dal Comitatone del 7 novembre 2017, che prevede una soluzione composita ai flussi crocieristici, con la collocazione di un nuovo terminal a Marghera in prossimità del Canale Nord/Sponda Nord per le navi più grandi e con il mantenimento della Marittima per le navi di media dimensione, che potranno arrivare percorrendo il Canale Vittorio Emanuele, e per le navi meno impattanti, che percorreranno il Canale della Giudecca». La sentenza stessa, nota infine l'Autorità, precisa che «la formulazione del parere sulla compatibilità ambientale del progetto non pregiudica in nessun modo né la presentazione di proposte progettuali ulteriori, né tanto meno il futuro esercizio delle funzioni attinenti all'affidamento in concessione del servizio di gestione della stazione marittima esistente».
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Il Gazzettino