TRIESTE - Dai gradini della Sala Tripcovich ai capannoni fatiscenti del Porto Vecchio. L'ordinanza comunale anti-barboni non ha scoraggiato i senzatetto di etnia Rom che hanno...
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Come riporta l'emittente televisiva locale Telequattro, all'interno si è creata una vera e propria baraccopoli con cartoni, mucchi di indumenti accatastati, coperte, sacchi neri e servizi igienici utilizzabili da chiunque. Ovviamente in condizioni degradate. Macerie ovunque, scarpe da ginnastica, rifiuti di cibo e bevande, una sedia e un bagno. Ma anche ricambi di indumenti, pigiami e un filo di ferro nel caso si debba mettere ad asciugare qualcosa. Insomma, tutto fa intendere che qualcuno ne ha fatto la sua fissa dimora. C'è pure un ombrello, una scopa e una pattumiera. Da qualche capannone provengono anche dei rumori e qualcuno ha riferito di aver sentito piangere dei bambini di notte. I frequentatori del luogo hanno persino ricavato una latrina a cielo aperto, in pratica una discarica, da un buco nella pavimentazione dove riversare scarti biologici umani e animali. Pare siano almeno una decina le persone che bivaccano in Porto Vecchio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino