Porto di Trieste, si scioglie il presidio di protesta contro il Green pass. «Ma la battaglia continua»

TRIESTE - Sta per finire la protesta al porto di Trieste. Il leader Stefano Puzzer ha annunciato lo scioglimento del presidio al varco quattro, che avverrà...

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TRIESTE - Sta per finire la protesta al porto di Trieste. Il leader Stefano Puzzer ha annunciato lo scioglimento del presidio al varco quattro, che avverrà probabilmente domenica mattina. «Il segno è stato dato, andiamo avanti tutti assieme fino a parlare con i parlamentari e i senatori a fine ottobre. Non sarò felice fino a quanto l'obiettivo non sarà raggiunto. E stando qui non raggiungeremo questo obiettivo». 

La nota del Coordinamento dei lavoratori portuali

«Questa prima battaglia l'abbiamo vinta, dimostrando la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale», ma occorre «fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni», dunque «da domani torniamo al lavoro - chi può - (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo». È la nota diffusa questa sera dal Coordinamento dei lavoratori portuali.

Il primo passo «sarà il 30 ottobre, quando delegazioni di lavoratori portuali di Trieste e Monfalcone e degli altri scali italiani, delle forze dell'ordine, di sanitari, di giornalisti e di altre categorie di tutta Italia saranno accolte al Senato a Roma per far valere le ragioni di chi chiede l'abolizione del Green pass per lavorare», prosegue la nota. Il comunicato ripercorre nel dettaglio tutta la vicenda definendo «criminale e ricattatorio» il decreto Green pass, che «nulla ha a che fare con la sicurezza sanitaria e la lotta contro il COVID19, ma che ha lo scopo di dividere i lavoratori, costringendo una loro parte a pagare per lavorare». Il Clpt segnala che la protesta «ha suscitato una ondata di solidarietà da tutta Italia che ci ha sorpreso ma anche fatto capire che non eravamo soli», tuttavia nulla «pare avere smosso le istituzioni, che hanno cercato di impedire l'espressione democratica della volontà di una grossa parte della popolazione con minacce e falsità».

L'ultima notte di protesta a Trieste

Prosegue anche questa sera, nonostante gran parte dei manifestanti si sia allontanata dopo le dichiarazioni del leader del Coordinamento del lavoratori portuali di Trieste, Stefano Puzzer, il presidio No Green pass davanti al varco 4 del Porto di Trieste. Ancora centinaia di persone sono radunate vicino ai tornelli e a gruppi lungo la rampa di accesso. Dalle casse viene diffusa musica e viene distribuito cibo, come a una festa. L'intenzione è di proseguire la notte in presidio, come confermano alcuni esponenti del Clpt. «Se sentite qualcuno che domani arriva qui, dite loro che venga pure, staremo assieme anche domani, ma il 30 ottobre sarà il giorno importante», ha detto Puzzer chiudendo una breve conferenza stampa.

Il commento del presidente del Porto

«I portuali hanno fatto quello che sapevo già che avrebbero fatto». Lo ha detto il Presidente dell'Autorità portuale Zeno D'Agostino subito dopo aver appreso la notizia della fine della protesta. D'Agostino non si è invece pronunciato in merito alle sue possibili dimissioni: «Deciderò domani», si è limitato a dire.

 

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Il Gazzettino