Porto, primo accordo sulle misure di sicurezza dopo l'incidente mortale ad un operaio

Porto, primo accordo sulle misure di sicurezza dopo l'incidente mortale ad un operaio
TRIESTE - Una prima intesa sul potenziamento delle misure di sicurezza nel Porto di Trieste è stata raggiunta durante un tavolo a cui hanno partecipato le sigle sindacali...

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TRIESTE - Una prima intesa sul potenziamento delle misure di sicurezza nel Porto di Trieste è stata raggiunta durante un tavolo a cui hanno partecipato le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Mare e Usb e Trieste Marine Terminal. L'incontro «urgente», avvenuto ieri, è stato richiesto dai sindacati dopo l'incidente mortale verificatosi al Molo VII giovedì: un operaio, Paolo Borselli, è caduto in mare mentre stava manovrando un muletto. Ne è seguito uno sciopero immediato, prorogato poi fino alle 19 di sabato 11 febbraio.

Durante il tavolo, come spiegano in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Mare, «Trieste Marine Terminal ha assicurato che già» dall'orario di ripresa delle attività sarebbe stato «applicato un ordine di servizio nel quale si prevede che il pianale, contenente le ceste metalliche con i Twist-lock per l'ancoraggio dei container, venga posizionato direttamente sotto la gru interessata, evitando quindi le manovre con il muletto lato banchina e il rischio di un nuovo incidente». Una soluzione che rende «parzialmente soddisfatti» i sindacati, i quali confidano «che i tavoli» sulla sicurezza sul lavoro nel Porto, «previsti in Prefettura, riescano a produrre una più strutturata risposta alla nostra richiesta di sicurezza». «Un primo incontro potrebbe essere programmato già mercoledì». Sugli esiti del tavolo con Tmt è intervenuto oggi anche l'Usb: «Se questa è una proposta che ha parzialmente soddisfatto i lavoratori, riteniamo che sia solo provvisoria e che bisogna ripensare il sistema di sicurezze del molo VII». Ma in generale, «non possono più essere le aziende ad avere l'ultima parola sulla sicurezza, perché sicurezza e profitto non sono mai andati d'accordo».

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Il Gazzettino