Beach volley. Delusione Menegatti-Toth, ultima Olimpiade per Marta

Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth
BEACH VOLLEY - Con tre sconfitte su tre Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth hanno terminato l’avventura nel torneo di beach volley femminile alle Olimpiadi di Tokyo....

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BEACH VOLLEY - Con tre sconfitte su tre Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth hanno terminato l’avventura nel torneo di beach volley femminile alle Olimpiadi di Tokyo. Un pessimo risultato per la terza partecipazione olimpica della polesana, uscita di scena sulla sabbia giapponese con secco 2-0 (21-16; 21-16) contro le cubane Lidy-Leila, dirette avversarie per il terzo posto ed il passaggio di turno. 


Pare quasi impossibile che una partita iniziata alla grande possa finire come è finita. Marta ha firmato un immediato 3-0 con Cuba che ha risposto e sorpassato 3-4. Le azzurre sono andate in difficoltà andando sotto 7-9 e non sono più state in grado di recuperare. Nonostante la polesana ci abbia messo dell’esperienza in difesa, le cubane si sono espresse su buoni livelli chiudendo 16-21. 
Nel secondo parziale Marta e Viki hanno iniziato ancora una volta bene andando subito avanti 4-1, ma le cubane prima si sono portate in parità 7-7 poi è stato il momento dell’incubo passaggio a vuoto per la coppia italiana 13-17. Sul 15-20 alle azzurre era ormai chiara la sconfitta: nonostante un errore di servizio di Cuba si è rivelata sul 16-21.
Una delusione non da poco. Menegatti appena ventenne, a Londra 2012 era arrivata quinta in coppia con Greta Cicolari (il divorzio avvenne nel 2013) e nona a Rio 2016, quando le sostituirono in corsa la compagna con Laura Giombini (la Toth era stata sospesa per doping e poi squalificata per un paio d’anni).


«TANTA DELUSIONE»
«Non hanno funzionato parecchie cose - ha detto a fine partita Marta -, in più loro hanno battuto veramente bene e non ci hanno permesso di sviluppare il nostro gioco. Noi invece non siamo riuscite a mettere in campo una buona prestazione, dobbiamo fare i complimenti a loro perché hanno meritato. Dopo la partita con l’Australia, nonostante avessimo perso, ci sentivamo in crescita e pensavamo oggi di fare una bella partita, non è andata assolutamente così. Adesso c’è tanta delusione, però, dobbiamo essere soddisfatte e grate di aver avuto la possibilità di disputare insieme un’Olimpiade: questo è sempre stato il nostro sogno, da quando Viky ha deciso di tornare a giocare».


IL FUTURO


Alla soglia dei 31 anni, li compirà il 6 agosto, sembrava che i Giochi di Tokyo potessero segnare la consacrazione definitiva di una carriera che è stata fulminea e piena di risultati. Ma anche di cambi di compagna: dopo Cicolari arrivò Orsi Toth, in attesa del suo ritorno per squalifica una carambola da Giombini a Becky Perry, forse, ora, bisognerebbe capire le intenzioni della Federazione per il beach volley e per la sua giocatrice più forte di sempre.

 

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Il Gazzettino