Porto Tolle, la prescrizione salva gli ex vertici di Enel

Porto Tolle, la prescrizione salva gli ex vertici di Enel
PORTO TOLLE -  Nessun colpevole, per intervenuta prescrizione, per le emissioni inquinanti della centrale termoelettrica di Porto Tolle. A dirlo sono le motivazioni...

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PORTO TOLLE -  Nessun colpevole, per intervenuta prescrizione, per le emissioni inquinanti della centrale termoelettrica di Porto Tolle. A dirlo sono le motivazioni della sentenza con cui lo scorso 10 gennaio la Corte di Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale di Venezia contro l’assoluzione degli ex vertici di Enel, sancita in Appello dopo che in primo grado erano state emesse due condanne a tre anni di reclusione. Dunque la giustizia sarebbe stata troppo lenta rispetto al «disastro innominato» che, fra il 1998 e il 2009, secondo i riscontri della procura di Rovigo aveva determinato un aumento dell’11% dei ricoveri ospedalieri in età pediatrica.


LE ACCUSE
Sul banco degli imputati erano finiti i tre amministratori delegati che si erano succeduti in quel decennio: Franco Tatò dal 1996 al 2002, Paolo Scaroni dal 2002 al 2005, Fulvio Conti dal 2005 alla chiusura dell’impianto nel 2009.

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Il Gazzettino