Porto Tolle, quelle persone "abbandonate": vita tra rifiuti e degrado nelle case Ater

Porto Tolle, degrado nelle case Ater
PORTO TOLLE (ROVIGO) - «A Porto Tolle esistono più di una situazione di disagio socio sanitario, come si sta muovendo il Comune?». È il tema della prima...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO TOLLE (ROVIGO) - «A Porto Tolle esistono più di una situazione di disagio socio sanitario, come si sta muovendo il Comune?». È il tema della prima interrogazione presentata dalla lista Civica Rinnovare a quasi un mese dalle elezioni che hanno incoronato Roberto Pizzoli per il suo secondo mandato con il 70 per cento delle preferenze. «Non viviamo in una metropoli - dichiara la capogruppo Cosetta Nicolasi -, ma in un paese di 9.000 abitanti dove ci conosciamo tutti e le situazioni si sanno. Credo ci siano casi dove sia necessario un intervento urgente, per questo vogliamo sapere se siano seguite o meno».


L'INTERROGATIVO
L'interpellanza a risposta orale promossa dall'opposizione al sindaco ed all'assessore competente (la neo eletta Silvia Boscolo) inizia così: «Nel nostro comune ci sono persone che vertono in una condizione di disagio socio sanitario precario e necessitano di una adeguata tutela assistenziale. In particolare per un paio di soggetti la condizione è stata resa nota tramite una serie di esposizioni mediatiche, video e foto sui social media come Instagram da parte di privati ma anche da un ente pubblico come la Polizia locale».
Il documento firmato da Nicolasi insieme a Silvia Siviero, Claudio Bellan e Serena Negri continua: «Nella fattispecie sono state mostrate le immagini dell'interno di due abitazioni, entrambe proprietà dell'ente Ater, che testimoniano la gravissima condizione igienica (sporcizia, pattume ovunque, muffa ovunque, panni sporchi, in un caso addirittura escrementi ovunque) in cui presumibilmente vivono i due soggetti».


LA POLIZIA LOCALE
Le foto postate dai vigili, ma ancor più il video girato da un privato, che ha fatto visita a una di queste persone, è stato visto da centinaia di persone nel giro di due giorni e racconta una vera e propria storia di disagio e abbandono fatta di mozziconi di sigaretta, letto senza lenzuola, fornello incrostato, rifiuti ovunque, insomma, uno spazio che non è certo un'abitazione in cui dovrebbe vivere un essere umano.


«Ma non c'è nessuno che possa intervenire?» si domandano i portotollesi che hanno visto quelle immagini tanto crude quante reali. Quesiti a cui vogliono trovare una risposta dalla Rinnovare: «Dai video, divenuti virali, si evince che una delle persone in questione è seguito dall'ufficio socio sanitario del Comune percependo un assegno assistenziale mensile. Tali persone risultano beneficiari di assegno unico di disoccupazione o altri tipi di tutela? L'amministratore di sostegno o tutore o curatore risulta essere il sindaco?». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino