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VENEZIA - Lo studio internazionale di ingegneria Arup e il professore veneziano Alberto Cecchetto si sono aggiudicati il bando di gara del Porto per i progetti di fattibilità tecnica ed economica dei due waterfront portuali di Venezia e Chioggia: rispettivamente 17 e 13 ettari storicamente avulsi dai centri storici perché parti integranti delle due realtà portuali, che ora potranno diventare nuove città nelle città, inserite nei contesti antichi delle due perle della laguna dando loro le funzioni della contemporaneità senza stravolgerle. Un lavoro, dunque, enorme quello che aspetta i vincitori del bando varato a maggio dall'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale (Adspmas) per il quale il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo a disposizione 1 milione di euro, con un importo a base di gara di 770 mila euro, e per guidare il quale l'Autorità portuale, coinvolgendo l'istituto universitario di architettura Iuav, ha redatto un documento preliminare di progettazione in modo da interpretare nel miglior modo possibile le esigenze di riqualificazione di quelle aree.
I TEMPI
Ora Arup e Cecchetto hanno 6 mesi di tempo per elaborare i progetti di una serie di opere il cui valore stimato è di 120 milioni di euro.
«I due soggetti si sono aggiudicati un bando che è stato molto partecipato, con dodici concorrenti che per la maggior parte hanno al proprio interno società di architettura estere associate a studi veneziani» ha spiegato il prof Fabio Russo, professore di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia alla Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Roma, e a Venezia sub commissario alle Crociere, che ha seguito il bando.
LA CONDIVISIONE
«La competenza su queste aree è tutta dell'Autorità portuale, ma i primi che abbiamo avvisato prima di varare il bando di gara sono stati i sindaci di Venezia e di Chioggia. - ha detto il presidente Di Blasio - Ed ora si apre la fase della concertazione per condividere il progetto con i due Comuni, la Soprintendenza, le Università e tutti gli altri soggetti interessati. È una cosa bella per le città e per i suoi porti».
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Il Gazzettino