Il portiere Fornasier segna il gol del pareggio per il Vidor: «Ho imitato Provedel»

Michele Fornasier, il portiere del Vidor che domenica ha segnato il gol dell'1-1 contro il Loreggia
VIDOR - Anche la Marca ha il suo Ivan Provedel, il portiere della Lazio calcisticamente nato nel Basalghelle e da attaccante diventato portiere al San Polo (Liapiave). A imitarlo,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VIDOR - Anche la Marca ha il suo Ivan Provedel, il portiere della Lazio calcisticamente nato nel Basalghelle e da attaccante diventato portiere al San Polo (Liapiave). A imitarlo, nel mettere a segno un gol all’ultimo minuto (come fato dal numero 1 laziale nella sfida di Champions contro l’Atletico Madrid, ndr), è stato domenica Michele Fornasier, estremo difensore del Vidor, poco prima del fischio finale della partita contro il Loreggia nel campionato di Seconda categoria. Fornasier, dopo aver salvato in tre occasioni la propria porta, si è spinto in avanti e ha realizzato il gol del pareggio. Settore giovanile all’Ardita Moriago (ora Union QdP), quindi all’Sp con debutto in Prima, Michele Fornasier, 27 anni il prossimo 12 novembre e residente a Bigolino, difende la porta del Vidor QdP del presidente Stefano Mognon da otto stagioni, esempio di attaccamento alla maglia. 


Fornasier, alla fine ha proprio voluto imitare Provedel? 

«Non ci avevo proprio pensato, però è vero: l’ho imitato visto che è andato tutto bene poiché, spingendomi in avanti, ho messo a segno il gol del rocambolesco pareggio nell’ultima occasione sul campo di una squadra forte come il Loreggia». 


Cosa l’ha spinta a buttarsi in attacco? 

«È stato tutto naturale, non volevo perdere quella partita. Prima avevo salvato la porta dal possibile raddoppio degli avversari e poi, visto che a volte le cose girano diversamente, c’è stato il pari. Dalla tre quarti campo c’è stata una punizione a nostro favore, mi sono precipitato in area dicendomi: “O la va o subiamo il secondo gol”, tanto la partita era già persa». 


Invece c’è stato il pareggio. 

«Davide Vaglica ha calciato la punizione, poi c’è colpo di testa di Luca Casagrande che mi ha servito l’assist e io, sempre di testa, da due passi l’ho messa in rete sul primo palo. È stata una gioia indescrivibile». 


Un pareggio che fa morale?

«Certamente sì. Loro, a causa del pareggio non sono riusciti a salire al comando della classifica, e per noi incamerare un punto in una partita ormai persa è stato importante e ci deve essere di sprono per i prossimi impegni». 


Ed è stata festa? 

«Come ho detto è stata una gioia indescrivibile, non pensavo che fare gol potesse dare quel tipo di emozioni. Sono abituato a non prenderli, a salvare la mia porta e a ricevere le congratulazioni dei compagni per una parata, ma realizzare un gol, tra l’altro il primo della mia carriera, è stata una sensazione che non ha eguali: sono stato sommerso di abbracci da tutti i compagni in campo e anche da quelli della panchina». 


Lo rifaresti? 

«Se capita l’occasione lo rifarei di certo, ma spero non capiti. Nel senso che è meglio non dover rincorrere una partita già persa». 


Uno sguardo al girone Q del campionato, quali sono le favorite? 

«Ho visto molto bene proprio il Loreggia: è una squadra quadrata, ben messa in campo, e secondo me ha qualcosa in più. Penso se la giochino loro e la Fulgor Trevignano, che non abbiamo ancora affrontato. Ma sono salite in vetta anche Bessica e Giavera, la classifica è corta e sarà una bella lotta». 


Quali sono invece gli obiettivi del Vidor? 

«Da matricola dobbiamo pensare alla salvezza. Abbiamo tre squadre dietro di noi ma dobbiamo vincere, magari iniziando da domenica quando ospiteremo l’Olympia, che è a un punto da noi. E quanto accaduto domenica ci deve far capire che non dobbiamo mollare mai e rimanere in partita fino alla fine».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino