Porti, Venezia stabile, Chioggia male. Vola Trieste. Boom negli aeroporti

porto di venezia, veduta
MESTRE - Trieste naviga col vento in poppa, Venezia è stabile, Chioggia precipita. Questo secondo i dati raccolti dall'Osservatorio di Unioncamere, l'associazione...

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MESTRE - Trieste naviga col vento in poppa, Venezia è stabile, Chioggia precipita. Questo secondo i dati raccolti dall'Osservatorio di Unioncamere, l'associazione delle Camere di commercio del Veneto, che però il Porto di Venezia non condivide. Nel complesso il Nordest è come una gigantesca locomotiva che produce ed esporta merci, che importa quelle che produce dopo aver delocalizzato le fabbriche nei paesi dell'Est Europa, e che muove milioni di turisti. Tutti gli indicatori dell'osservatorio di Unioncamere, l'associazione delle Camere di Commercio del Veneto sono positivi tanto da far dire al presidente Mario Pozza che il problema non è quello di favorire ulteriore crescita ma di «favorire un riequilibrio modale per ridurre la congestione veicolare che impatta sull'economia del Nordest, e migliorare accessibilità e mobilità per le località turistiche».

Quanto al traffico su gomma, secondo i dati del Portale Trail Nordest di Unioncamere nel 2017 sono aumentati soprattutto i camion: l'A4 Venezia/Mestre-Trieste ad esempio segna un +4,9% e la Brescia-Padova +4,3% contro il +2,8 del 2016.

Aumenti record di passeggeri negli aeroporti, con una crescita complessiva del 6,4% superiore a quella nazionale: e in questo settore, a parte Bolzano e Ronchi dei Legionari (in crescita del +4,3% con 16 mila passeggeri, e del 7,3% con quasi 1 milione) il resto fa parte del Sistema aeroportuale del Nordest promosso da Save, il gruppo che gestisce gli scali di Tessera e di Treviso e che ha acquisito il 40% delle quote di Verona e Brescia: Treviso è cresciuto del +14,4% (superando i 3 milioni), Verona del +10,4% (3 milioni), Venezia del +7,8% (10 milioni).

Quanto ai porti dell'Alto Adriatico il Portale Trail assegna il primato di crescita a Trieste e a Ravenna: Trieste con +4,6% (62 milioni di tonnellate di merci movimentate, tra le quali spiccano il general cargo (+14,1%), i traghetti ro-ro e i container con 616 mila Teu (+26,7% rispetto al 2016), secondo solo a Koper con quasi 912 mila Teu); Ravenna con +2,1% (oltre 26 milioni di tonnellate di merci). A Venezia il 2017 è stato un anno stabile per le merci (25 milioni di tonnellate), in forte crescita invece i passeggeri dei traghetti (204 mila, +34,4%) e in calo quelli delle crociere (1,4 milioni, -11%). Drastico calo, infine, per Chioggia (-33,8%) per la difficoltà di accedere alle banchine e per la transizione dall'Aspo della Camera di commercio all'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale.

I dati di Unioncamere però contrastano con quelli del Porto di Venezia secondo il quale i 62 milioni di tonnellate di merci di Trieste comprendono 43 milioni di petrolio greggio in transito verso Germania, Austria, Croazia e Serbia, senza lasciare tasse in Italia. A Trieste rimangono 19 milioni di tonnellate di merce, meno dei 25 milioni di Venezia; inoltre per legge e non per merito Trieste ha tutti i traghetti turchi.

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Il Gazzettino