​Trova un portafoglio e lo restituisce al proprietario, il ringraziamento del medico

Trova un portafoglio e lo restituisce al proprietario, il ringraziamento del medico
PORDENONE - Trova un portafoglio con all’interno denaro, documenti e altro ancora, ma il ragazzo non esita un attimo e lo consegna al parroco affinché lo restituisca...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Trova un portafoglio con all’interno denaro, documenti e altro ancora, ma il ragazzo non esita un attimo e lo consegna al parroco affinché lo restituisca al più presto al legittimo proprietario.

È una storia a lieto fine, quella accaduta giovedì sera nell’area del centro pastorale Giovanni Paolo II di Porcia. E a raccontarla è uno dei protagonisti, Carlo Stefanon, medico del Dipartimento di emergenza del Santa Maria degli Angeli. È suo infatti il portafoglio sparito e poi ritrovato.

«Ero a Porcia - spiega - dove ci stavamo preparando per suonare. Erano circa le 18.30: stavo andando verso la mia macchina quando un ragazzo di venti, ventidue anni, almeno credo, mi ha fermato». Il giovane ha chiesto al medico se era il signor Carlo Stefanon. «Mi ha colpito il garbo con il quale me lo ha chiesto - prosegue Stefanon -. Quando gli ho risposto che ero io, mi ha detto che aveva trovato il mio portafoglio e lo aveva consegnato a don Daniele (il parroco ndr). All’interno c’erano pochi soldi - sottolinea il medico -, ma tutto il resto che si può ben immaginare». Stefanon rimane colpito, ma poi si rende conto di non sapere chi è quel bravo ragazzo.

«L’ho ringraziato, ci siamo stretti la mano - afferma il professionista -, ma colpevolmente non gli ho chiesto il nome. Mi piacerebbe tanto ringraziarlo ancora per il suo bel gesto e dirgli che avrei piacere di rivederlo. Se può e vuole - conclude Stefanon -, mi può contattare attraverso Il Gazzettino».
Una serata come tante altre che un’azione come quella del giovane sconosciuto ha reso speciale. L’onestà fatta anche di piccole cose, di comportamenti che fanno la differenza. Stefanon ha descritto il garbo e la gentilezza del ragazzo, come se avesse timore di disturbare. Una stretta di mano e un grazie forse bastano, ma non a Stefanon che vorrebbe sapere chi è quel giovane per incontrarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino