«La mia Porsche parcheggiata sotto i portici? Ora mi invitano ai raduni»

«La mia Porsche parcheggiata sotto i portici? Ora mi invitano ai raduni»
PADOVA - Non scatterà la sanzione nei confronti di Carlo Mancuso per il suo “parcheggio creativo” sotto il portico a ridosso delle vetrine del Duca...

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PADOVA - Non scatterà la sanzione nei confronti di Carlo Mancuso per il suo “parcheggio creativo” sotto il portico a ridosso delle vetrine del Duca D’Aosta per salvare la sua Porsche 930 speedster gialla cabrio dall’acquazzone che si era scatenato sulla città domenica intorno alle 15.30 mentre si trovava al bar Baessato.


Porsche parcheggiata sotto i portici, i vigili "assolvono" Mancuso: «La foto non è ufficiale, nessuna multa»

«Gli agenti non hanno accertato l’illecito perchè quando i colleghi sono arrivati sul posto in base alla segnalazione di alcuni cittadini, l’auto era già stata spostata - ha spiegato il comandante della Polizia Locale Lorenzo Fontolan - Non essendoci riscontri oggettivi non si può procedere. Il riscontro dell’infrazione deve essere fatto da un agente, oppure fosse passata una pattuglia e avesse visto l’auto parcheggiata sotto il portico sarebbe scattata la sanzione. Dell’episodio non ci sono riscontri oggettivi e la foto scattata da un cittadino non è sufficiente. Riceviamo centinaia di segnalazioni ma ribadisco che le sanzioni scattano nel momento che l’infrazione è accertata da un agente».

Stupito del clamore che a giorni di distanza ancora suscita il suo gesto, il proprietario della preziosa auto dice: «Sono finito online, sui quotidiani e anche intervistato dai media. Il mio cellulare è stato intasato di messaggi tanto che alcuni li ho anche persi. Anzi, mi è arrivato anche l’invito a fare da testimonial ad un evento da un gruppo di appassionati di Porsche. Accetto volentieri ma, purtroppo, nel mare di messaggi non riesco più a rintracciare l’invito».
L’imprenditore, molto conosciuto in città, figura storica della movida, ha ribadito le sue scuse a Padova e ai padovani che si sono sentiti offesi dal suo gesto. «È stato un gesto istintivo per proteggere la mia “giallina”. Credo che chiunque con un temporale in arrivo che minacciava anche una possibile grandinata avrebbe cercato un riparo per la propria auto. Purtroppo la cappotta era impossibile da sistemare prima che succedesse il peggio. Io ho spiegato la situazione ai vigili. Lunedì mattina sono anche andato alla carrozzeria Destro e ho fatto verificare la cappotta, hanno certificato che era incastrata. Ero da Baessato come di consueto ed è arrivato ilo temporale, null’altro. Un gesto istintivo che non credevo sicuramente avrebbe suscitato tutto il clamore che ne è scaturito. Chiedo ancora scusa ma l’auto è rimasta li solo il tempo dell’acquazzone e subito appena è finito l’ho spostata».

 

Parcheggia la sua Porsche gialla sotto i portici per salvarla dall'acquazzone. "Non ho avuto scelta" Foto

PADOVA "Chiedo scusa alla città, ma il mio non è stato un gesto violento é arrogante e tanto meno una mancanza di rispetto verso le persone o Padova".

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Il Gazzettino