Parcheggia la sua Porsche gialla sotto i portici per salvarla dall'acquazzone. «Non ho avuto scelta» Foto

Parcheggia la sua Porsche gialla sotto i portici per salvarla dall'acquazzone. «Non ho avuto scelta»
PADOVA «Chiedo scusa alla città, ma il mio non è stato un gesto violento é arrogante e tanto meno una mancanza di rispetto verso le persone o...

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PADOVA «Chiedo scusa alla città, ma il mio non è stato un gesto violento é arrogante e tanto meno una mancanza di rispetto verso le persone o Padova». L'imprenditore padovano Carlo Mancuso è stupito dal clamore suscitato dal suo parcheggio creativo di domenica scorsa quando, per salvare la sua Porsche cabrio dall'acquazzone, ha deciso di parcheggiarla sotto il portico a ridosso delle vetrine del Duca D'Aosta mentre si trovava al bar Baessato, ma si dice anche addolorato dai commenti velenosi che la foto dell'auto al riparo ha suscitato sui social. 




IL PARCHEGGIO


IL RACCONTO
«Erano le 15,30 circa hanno iniziato a scendere goccioloni e si capiva che stava per arrivare un acquazzone importante, forse anche la grandine - racconta Mancuso - chiudere la cappotta della mia giallina, è così che la chiamo affettuosamente, è molto difficile. Si tratta di una manovra da fare a mano e servono due persone, in un attimo ho realizzato che non si sarebbe mai fatto in tempo. Non ho avuto scelta, sono salito e l'ho portata al riparo nel primo posto che mi è venuto in mente dove, peraltro, è rimasta una decina di minuti, poi l'ho subito tolta. Chi ha scattato la foto l'ha fatto al primo raggio di sole». Mancuso con la sua giallina è un imprenditore molto conosciuto in città e anche come il personaggio che incarna la storia della movida. Sessant'anni ma non li dimostra, lo scorso anno ha lanciato "Shabby chic" un locale sulla spiaggia di Sottomarina con l'entusiasmo di un ragazzo che ama la vita e affronta tutto, anche le tristezze, con un sorriso. «Mi rendo conto di aver esagerato, io sono una persona che ha il massimo rispetto per i bambini e per i disabili e parcheggiando in quel modo, sotto un portico largo circa 5 metri ho calcolato che ne rimanevano oltre 2 perché chiunque potesse passare agevolmente - continua l'imprenditore - non sento di meritare tante critiche e anche offese gratuite che ho ricevuto per quel parcheggio di pochi minuti e nemmeno di suscitare tanto clamore». 

IL PERSONAGGIO

Mancuso si descrive come una persona normale, responsabile, innamorato della vita e del divertimento, e ovviamente innamorato della sua auto che tutti riconoscono. «Non sono ricco, non compro una Porsche al giorno, la mia giallina l'ho acquistata nel 1994 e la tengo come una reliquia - sottolinea Mancuso - non sono un delinquente ho solo messo d'istinto la mia auto al riparo dove non potesse essere danneggiata dal temporale. Mi spiace davvero ma non l'ho fatto per altri motivi e quel gesto non fa parte del mio modo di essere, non avevo scelta. E chiedo ancora scusa a quanti si sono sentiti offesi in qualche modo». La foto ieri ha ben presto fatto il giro dei social suscitando migliaia di commenti, e non tutti sfavorevoli, mentre in molti hanno parlato di arroganza e dell'annoso problema del parcheggio selvaggio in prossimità di Baessato.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino