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PORDENONE - L'opzione "A", quella che avrebbe avuto l'impatto più importante è stata scartata quasi subito. Per motivi di sicurezza. È pur vero che portare Volodymyr Zelensky a Pordenone il prossimo settembre per l'apertura del Festival del Libro di Pordenonelegge avrebbe avuto una risonanza mondiale facendo parlare della manifestazione anche nei posti più distanti della terra. Resta il fatto che il presidente dell'Ucraina, però, esce dai suoi confini solo per eventi politici e socio economici in cui sono presenti i capi di stato più importanti del mondo. E lo fa per questioni di sicurezza. Scartata, quindi, l'ipotesi "A", nel corso del primo incontro che si è tenuto ad inizio settimana per iniziare a fare il punto sul prossimo festival del libro, si è passati a soppesare l'opzione "B".
VEDI KIEV
Anche questa, però, è sembrata complicata da mettere a terra. Già, perchè l'idea era quella di inaugurare il Festival nella capitale Ucraina, Kiev come lo scorso anno era stato fatto a Praga. Grossi problemi logistici, altrettanto seri problemi per arrivare sino alla capitale che - è bene ricordare oramai da giorni è sotto bombardamento dei missili russi. Come dire problemi di sicurezza. Non da poco. Insomma, l'idea dopo aver approfondito i pro e i contro è stata archiviata.
LA STRADA
Toccherà al presidente della Fondazione, Michelangelo Agrusti cercare di trovare gli agganci giusti potendo usufruire di una rubrica telefonica decisamente guarnita. Come detto non sarà facile, ma un tentativo sarà senza dubbio fatto. In ogni caso, Volodymyr Zelensky a parte, anche quest'anno l'Ucraina e la sua battaglia per la libertà, avrà senza dubbio spazio all'interno di Pordenonelegge e ci saranno in ogni caso scrittori o poeti di quel Paese che parleranno di quanto sta accadendo nella loro patria.
COMMERCIO
Da quanto si è saputo uno dei crucci del presidente Agrusti è legato al fatto che l'ultimo giorno del Festival, la domenica, nonostante sia quello con il maggio afflusso di persone, gran parte dei negozi in città sono chiusi. Una situazione che dovrebbe essere "ribaltata" con tutte le attività aperte, invece, anche per offrire il massimo delle opportunità agli ospiti che "invadono" la città. Per questo il presidente avrebbe intenzione di chiamare a rapporto le associazioni di categoria che rappresentano i negozianti pordenonesi in modo da trovare una collaborazione che possa portare all'apertura di gran parte delle attività commerciali.
LA NOTTE DEI LIBRI
C'è anche un altra cosa che sta bollendo in pentola per l'evento previsto per il prossimo settembre. Non è da escludere, infatti, che si possa arrivare a una iniziativa che porti a realizzare una sorta di "Notte dei libri" con iniziative che anzichè terminare alle 22, possano andare avanti almeno sino a mezzanotte, magari individuando una formula che coinvolga alcuni autori e i cittadini. Anche in quella occasione i negozi dovrebbero resta aperti per un mix di cultura e commercio che funziona sempre.
GLI INCONTRI
Tante le iniziative, dunque, che si stanno progettando, senza contare il cartellone delle presenze che il curatore Gianmario Villalta con Valentina Gasparet e Alberto Garlini stanno mettendo in piedi. Con loro tre il risultato è assicurato, come del resto hanno sempre dimostrato sino ad ora. Massimo riserbo, invece, sul simbolo che quest'anno accompagnerà Pordenonelegge. Sarà una sorpresa che non mancherà di certo di far discutere, come è sempre stato. Si parte, dunque, con l'organizzazione che come sempre avrà la regia di Michela Zin e l'indispensabile aiuto degli Angeli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino