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PORDENONE - Tre poliziotti dell’unità cinofila di Milano e un cane bianco, ammirato dai bambini ma in realtà specializzato a disinnescare le cattiverie dei grandi. Sperando non serva, ovviamente. Pordenonelegge è anche questo: una città che con discrezione si blinda. Il cane è quello addestrato a scovare gli esplosivi. Un’immagine tra le altre per dire una cosa: Pordenone si prende lo status di “vera” città. Con i suoi bagni di folla e i suoi problemi da gestire. Anche questo è Pordenonelegge. Da ieri a domenica un’eterna sfida: tutto dovrà andare bene.
IL CLIMA
Borse di tela e occhiali, capello lungo e pantalone largo. Aria da rive gauche. Vera o finta? Eterno dibattito. Pordenone per cinque giorni cambia abito: resta sempre una città di bar e aperitivi, ma rigorosamente con un libro sotto braccio. Poco importa se letto o meno. Il rito degli incontri, le file davanti al teatro, i ristoranti con il menù a tema e il colore, quel giallo che già da giorni comunicava a tutti l’arrivo del festival. Il tutto - ieri - in una giornata che stava a rappresentare anche uno stress test per la viabilità: iniziavano le scuole, partiva Pordenonelegge e c’era il mercato. Poteva piovere? È successo anche quello. Adesso parte la sfida: il festival dovrà dimostrare di sapersi migliorare partendo già da un livello di caratura internazionale.
Pordenonelegge fa il pieno ma gli hotel non bastano: non c'è più una camera libera
IL CONTORNO
Ad accompagnare la festa della città sono le vetrine e le strade, tutte in tema di leggerezza, con le piume a fare da sfondo e i fili da pesca, che riescono a simulare il fluttuare leggero nell’aria. Un’occasione importante per i commercianti e albergatori che hanno modo di farsi conoscere da nuovi clienti e dare accoglienza e ospitalità. Ecco che Ascom-Confcommercio invita i negozianti a tenere aperto nei giorni del festival, soprattutto domenica. Sono 25 gli esercizi commerciali che hanno aderito al concorso “Vetrine in giallo”, iniziativa promossa da Sviluppo e Territorio e Ascom-Confcommercio. Il tema di quest’anno trattato dai commercianti per allestire con estro e idee innovative le vetrine, è la parola ‘leggere’, che, a seconda dell’accento, ha preso la caratteristica della piuma e della pagina del libro. Le premiazioni della miglior vetrine si terrà sabato a mezzogiorno a palazzo Montereale Mantica, alla presenza dell’assessore alle attività produttive Elena Ceolin, dei presidenti di Confcommercio Fabio Pillon e di Alberto Marchiori per Sviluppo e Territorio.
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Il Gazzettino